La Biga contesa

By proruscio

Riprendiamo ben volentieri, con questo articolo, la cronaca della vicenda della Biga di Monteleone, gia’ iniziata dalla nostra Rita Marchetti e pubblicata nel numero dello scorso Natale.

“Orgoglio, vitalità e bellezza, oggi Monteleone di Spoleto agli occhi del visitatore appare così”.
Con queste parole di apprezzamento, la Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, si è rivolta all’Amministrazione Comunale ed alla cittadinanza in occasione dell’incontro istituzionale del 19 febbraio, durante il quale ha apposto la sua firma sul protocollo di sostegno alle iniziative in corso per il recupero della BIGA.

“La Biga di Monteleone” – ha proseguito – “è un pezzo delle radici dell’Umbria, è un esemplare unico e rappresenta la nostra cultura. La battaglia intrapresa dal Sindaco Nando Durastanti contro il Metropolitan Museum, sarà appoggiata dall’istituzione regionale. Ho scritto personalmente al Ministro URBANI ed al Ministro FINI e sto aspettando risposta”.
Ha poi aggiunto: “ La battaglia non sarà delle più facili e delle più brevi, ma le sfide giuste ci piacciono, metteremo in campo ogni azione possibile e legittima: giuridico, amministrativa, amicale, percorreremo ogni canale, impegneremo i parlamentari umbri per sollecitare i ministeri ad agire. Questo è l’impegno che prende la Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria e come per altre sfide che sembravano troppo ardue per un piccolo paese come Monteleone, ce la faremo, perché c’è la tenacia e la voglia di farlo”.
L’autorevole adesione è un ulteriore passo avanti nel difficoltoso cammino iniziato a fine estate con la richiesta ufficiale di restituzione della BIGA, inoltrata dall’Avv. Tito Mazzetta, rappresentante legale del Comune in questa operazione, al Direttore del Metropolitan Museum of Art di New York.
Il 4 dicembre scorso, infatti, i Sindaci dell’Umbria, insieme al Presidente dell’ANCI, al Presidente della Commissione per la Pubblica Istruzione e le Antichità, ai rappresentanti della Provincia e della Regione nonché al Sindaco di Leonessa, avevano sottoscritto il protocollo di sostegno schierandosi ufficialmente con il primo cittadino di Monteleone.
Le notizie più recenti, però, sono tutt’altro che positive.
La prima, ipotizzabile anche se in termini decisamente diversi, è la risposta pervenuta dal Metropolitan Museum per mano del Vice Direttore, Sig.ra Sharon H. Cott, in cui si legge: “Decliniamo rispettosamente la Sua richiesta di abbandono del possesso della Biga”.
Ma c’è di più in quanto la Sig.ra Cott esprime a chiare note l’intento da parte del Museo di pervenire ad una contrattazione a patto che il Sindaco rinunci ad avanzare pretese e ad abbandonare l’azione legale.
L’offerta compensativa sarebbe una collaborazione per l’apertura da parte del Metropolitan, nella primavera del 2007, delle Gallerie Romane e di una galleria dedicata all’arte degli Etruschi di cui la BIGA risulterebbe l’elemento di spicco.
La risposta del legale del Comune completa di citazioni storiche e di riferimenti a fatti più recenti, quali la restituzione della Mummia di Ramses I all’Egitto avvenuta nel 2004 da parte del Museo Michael C. Carlos di Atlanta (USA), non si è fatta attendere.

“La disponibilità del Sindaco Nando Durastanti ad esplorare modalità attraverso le quali il Comune di Monteleone di Spoleto e la Regione dell’Umbria possano contribuire e lavorare con il Metropolitan Museum per l’apertura delle Gallerie Romane” – si legge – “non significa rinuncia o abbandono della propria richiesta di restituzione della Biga”.
La seconda notizia che ha colto di sorpresa un po’ tutti, riguarda il parere espresso dal Ministero degli Affari Esteri circa la richiesta di collaborazione istituzionale per il recupero della Biga, sollecitata in ottobre dal Sindaco.
Ebbene il Ministero degli Affari Esteri, dopo aver interpellato la Commissione Interministeriale per il Recupero delle Opere d’Arte,  ha detto di vedere con difficoltà una qualunque azione legale ma anche diplomatica per il recupero di un’opera che risulta, oltre un secolo fa, essere stata alienata sulla base di regolari titoli di proprietà dell’epoca.
Inoltre, è scritto che l’Accordo Italia Stati Uniti del 2001 in materia di Beni Archeologici non risulta estendibile alla predetta transazione, in quanto non retroattivo.
Nonostante l’abbattersi di questo fulmine a ciel sereno, la determinazione dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza a far valere le proprie ragioni, non ha subito cedimenti.
Il Complesso Monumentale di San Francesco, all’interno del quale sarà realizzato il Museo, è pronto ad accogliere e ad esporre al mondo questo straordinario pezzo della storia di Monteleone.
Nel mezzo di questi assensi e dissensi istituzionali ecco giungere in quel di Monteleone un certo Mr. Bruce Johnston.

Qualcuno ha ipotizzato che fosse un archeologo, altri un legale del Metropolitan Museum, altri ancora, un regista……..insomma, ognuno ha detto la sua, ma la verità è ben presto balzata agli occhi.  Mr. Bruce Johnston è, in realtà, un giornalista corrispondente dall’Italia delle testate inglesi Daily Telegraph e Sunday Telegraph. inviato a realizzare un reportage sulla Biga e sui luoghi del ritrovamento.

L’interesse della stampa estera all’“OPERAZIONE RECUPERO BIGA” e la tempestività con cui si è mossa,  mette in risalto quanto sia sonnecchiante la stampa italiana.
Chi, invece,  mostra sicuramente attenzione e non fa mancare un dettagliato supporto informativo a questa audace impresa, è l’Associazione “ArcheoAmbiente” di Monteleone di Spoleto che ha istituito, nel suo sito web (
www.archeoambiente.net), la sezione “OPERAZIONE  RECUPERO BIGA” all’interno della quale è possibile visionare l’articolato carteggio.