Nell’ambito della terza edizione della manifestazione “Un Castello all’orizzonte”, ideata da Gennaro Matacena e Matteo Scaramella, il 13 settembre inaugura la mostra “La biga di Monteleone di Spoleto: storia e restauro”, allestita presso il Castello di Postignano a Sellano (Perugia) fino al 26 ottobre. L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Metropolitan Museum of Art di New York, che ha concesso le immagini della biga, e del Comune di Monteleone di Spoleto.
L’esposizione – suddivisa in due sezioni“Dalla scoperta ad oggi” e “Il rimontaggio al Metropolitan” – illustra, con il coordinamento di Carla Termini, la storia della biga dopo la sua scoperta, avvenuta nel 1902, a Monteleone di Spoleto, e il lavoro realizzato dall’archeologa Adriana Emiliozzi (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che, tra il 2002 e il 2006, ha diretto lo smontaggio e il corretto rimontaggio del veicolo. In mostra anche l’ologramma del Golden Chariot, realizzato da Gary Enea e la copia della biga, prestata dal Comune di Monteleone di Spoleto, che fu eseguita negli anni Ottanta dagli allievi della Scuola d’Arte di Giacomo Manzù.
L’opera, realizzata nel VI secolo a.C. per un notabile Sabino quale oggetto simbolico del suo potere, fu rinvenuta casualmente da un contadino in una tomba insieme a un ricco corredo funebre; la biga passò di mano più volte, arrivando a Parigi, e poi a New York, dove fu acquistata dal primo direttore del Metropolitan, l’italiano Luigi Palma di Cesnola.