Lampo

By proruscio

Mio nonno aveva un cane che si chiamava Lampo: un cane pastore bianco di quelli che fanno la guardia al gregge.

Di certo non si cibava ne’ Frischies ne’ di kit kat, ma data l’austerita’ di quei tempi, un pezzo di pane lo si poteva guada gnare sia facendo il proprio dovere di guardiano sia ricorrendo anche a qualche prestanome extra, esibendosi in un numero di spettacolo da circo per la gioia soprattutto dei bambini.

Questi si adoperava per procurarsi una fetta di pane o rinuncia vano ad una parte della loro merenda, ponendo un pezzo di pane sul naso di Lampo, che nel frattempo si era posto in posizione di fremente attesa con le zampe anteriori diritte e quelle posteriori accasciate.

Lampo rimaneva immobile con gli occhi chiusi in attesa che gli venisse pronunciata la seguente filastrocca:

Alla guerra, alla guerra
si mangia e si beve
e si dorme per terra;
si fa la vita alla cagnesca
poco pane e meno ventresca.

I soldati del Papa
non son buoni a cavare una rapa:
quelli del Re
non son buoni nemmeno per se’.

Spara tre colpi il cannone
due piano e una forte:
Špim………pum………Paamm!


A questo punto il cane sollevava la testa,
apriva la bocca
e mangiava il pezzo di pane.

Quindi si rimetteva in posa in attesa di un’altra offerta.

Quelli si’ che erano tempi da cani!