LA CASCATA DELLE MARMORE
Di Mino D’Urso
Da candide cime lucenti,
tra boschi e prati ridenti,
quando giunge primavera,
impetuoso scende il Nera
e, più a valle, lì vicino,
scorre, placido, il Velino.
I due fiumi, innamorati,
furon sempre separati
e l’abbraccio era impedito
da un costone di granito.
Mossa un dì da compassione
per la tenera passione.
pose fine a quel tormento
d’una Ninfa il sentimento.
Con un magico prodigio
frantumò quel masso bigio
e le acque disperate,
dalla rupe liberate
si tuffarono felici
dalle ripide pendici.
Quando alfin l’acqua si posa,
come il velo d’una sposa
si solleva al sol lucente
una spuma iridescente.
Da una fiaba delicata
così è nata la cascata