Lettera aperta ai Soci del Consorzio dei Possidenti di Monteleone di Spoleto

By proruscio

Carissimo socio del Consorzio,

ci rivolgiamo direttamente a te da questa pagina de “La Barrozza”, gentilmente messa a disposizione dalla Redazione, perché le motivazioni espresse nella recente Assemblea del Consorzio da alcuni soci, che hanno determinato l’Assemblea stessa  a respingere la  richiesta di contribuzione per il completamento dei locali  dell’Asilo di Ruscio, ci inducono ad alcune serie riflessioni.
Si trattava della richiesta di finanziamento, per altro gia’ concordata in una riunione tra i responsabili  del Comune, del Consorzio, della Pro Ruscio e del Comitato Pro Asilo, necessaria alla conclusione dei lavori dell’Asilo di Ruscio, per  rendere idonea la struttura ad accogliere i bambini di Monteleone, quale provvisorio Asilo comunale, in attesa della sistemazione da parte del Comune dell’edificio scolastico di Monteleone.

Innanzi tutto ci sembra corretto ringraziare, in questa sede, la sensibilità del Presidente del Consorzio dei Possidenti, Erasmo Reali e dei suoi stretti collaboratori ampiamente dimostrata nel condividere l’iniziativa e nel sottoporla alla deliberazione dell’Assemblea dei soci.

Considerati i risultati, evidentemente, non sono state sufficienti le argomentazioni adottate per illustrare ai soci, nonostante l’impegno dei pochissimi di Ruscio presenti all’Assemblea, le motivazioni che avevano indotto gli Enti coinvolti a sottoscrivere un tale Progetto.
Non vogliamo minimamente discutere la sovranità di una Assemblea e la libertà di adottare le delibere che ritiene più adeguate alle finalità dell’Ente stesso.
Quello che in questa sede vogliamo mettere in luce sono le inaccettabili argomentazioni portate alla discussione da alcuni soci per non approvare l’iniziativa e ribadire ancora una volta il trasparente ruolo del Comitato Pro Asilo e della pro loco di Ruscio.
Ripartiamo dall’antefatto e dalle motivazioni dell’iniziativa.

Oggi Ruscio conta poco piu’ di 80 abitanti. La sua economia, riflettendo una preoccupante stagnazione – il reddito medio pro capite del comune è il più basso di tutta l’Umbria – sembra precipitare in una spirale verso il basso senza tangibili segni di inversione di rotta né di una minima stabilizzazione.
Assistiamo ad una sorta di progressivo ripiegarsi su se stesso di Ruscio, in una inesorabile ed ineluttabile perdita di conoscenza e coscienza.
Questo e’ l’ambiente di riferimento nel quale il Comitato Pro Asilo di Ruscio, in collaborazione con la Pro Ruscio, ha deciso di ristrutturare l’ex Asilo Parrocchiale, costruito nel 1956 grazie all’opera gratuita di tanti paesani , finalizzando questa scelta  alla realizzazione di un punto di aggregazione sociale e culturale, per gli anziani e per i pochi giovani del luogo, nel tentativo di favorire i rapporti tra i componenti di una piccola comunità, di offrire ai più giovani, utilizzando le nuove tecnologie, anche opportunità di informazione e di formazione, di valorizzare  i costumi e  gli usi tradizionali dei nostri padri e di mantenere vivi i collegamenti con i numerosi oriundi che ogni anno tornano a trascorrere un breve periodo di vacanza a Ruscio.

Tanti amici di Ruscio hanno accolto l’iniziativa erogando volontariamente il proprio contributo raccogliendo circa 110.000 euro, tra singole donazioni e piccole contribuzioni di enti, tra cui il Consorzio stesso (11.500,00), il BIM (15.000,00) e la Pro Ruscio che ha sottoscritto un mutuo di 30.000,00 euro, con i quali, grazie anche alle prestazioni di mano d’opera di tanti volontari, abbiamo completamente ricostruito il tetto, cambiato gli infissi, rifatto il pavimento, messo in sicurezza antisismica tutta la struttura.

Manca poco per la conclusione dei lavori e per il pieno utilizzo della struttura: la zona servizi (bagni e cucina), le scale e la rampa di accesso, il camino per la Sala Grande e l’impianto di riscaldamento: occorrono circa 30.000 euro ancora.
La urgente necessita’ del Comune di trovare una sede temporanea all’asilo comunale e’ sembrata a tutti, Presidente del Consorzio compreso, l’occasione più immediata per portare a compimento il lavoro iniziato ed offrire soluzione ad esigenze prioritarie della collettività.

L’assemblea dei soci ha invece deciso diversamente adducendo motivazioni che, riferiteci, ci sono sembrate poco rispettose dell’operato del Comitato e della Pro Ruscio non tenendo conto invece della realtà che ora ci vediamo, speriamo una volta per tutte, costretti a sottolineare.

La Pro Ruscio ha cercato sempre di operare per il bene della collettività; sono sotto gli occhi di tutti le opere e le strutture realizzate e mantenute dall’Associazione e pienamente utilizzate da tutti, per l’intero anno dai residenti e per il mese di vacanza estivo dagli oriundi.
Molto spesso si è fatta carico anche di iniziative di pubblica utilità: addirittura la raccolta dei rifiuti urbani, durante il periodo estivo di maggiore affluenza, la sostituzione dei lampioni dell’illuminazione pubblica; il grande impegno profuso per contrastare il progetto della Comunità montana alla realizzazione della Diga sul Corno a Santa Lucia; la continua attenzione verso il problema della discarica di rifiuti realizzata dal Comune di Leonessa nei pressi del fiume Vorga.
E poi, il Parco del Fiume Corno e il Campo Sportivo: pensiamo che non abbiano bisogno di ulteriori commenti.
Più recentemente: il collegamento gratuito WIFI con copertura dell’intero Paese; la sistemazione dell’argine del fiume Corno, partecipando al bando del Gal  in collaborazione con la Comunità Montana Valnerina; la realizzazione di accordo con il Comune per la realizzazione di un percorso museale che riguarda la Miniera di lignite.

L’organizzazione del Servizio Civile Nazionale, che ha permesso l’erogazione a giovani di Ruscio e dintorni di un piccolo stipendio mensile per un totale di 90.000,00 euro in tre anni.

La Pro Ruscio ha anche “tolto le castagne dal fuoco” al Comune: la zona verde di Ruscio è stata completamente individuata nelle aree di proprietà della Pro Ruscio e, piu’ recentemente, proprio l’Asilo di Ruscio ristrutturato e’ stato identificato quale ricovero di primo soccorso in caso di calamita’ naturale, a disposizione della Protezione Civile.

Pertanto la Pro Ruscio ha sempre operato a supporto alle amministrazioni pubbliche locali e, in alcuni casi, come si e’ visto, di vera e propria sostituzione quando, e ciò avviene tanto più spesso oggi, la mancanza di fondi paralizza gli interventi pubblici dedicandosi soprattutto allo sviluppo sociale e economico del territorio.

Mantenere viva la memoria  storica della comunità, come fa la Pro Ruscio con il sito internet, con questo notiziario “La Barrozza”, rappresenta una ricchezza economica per il paese stesso: una opportunità di sviluppo del turismo degli oriundi che trascorrono a Ruscio periodi di vacanza e del non trascurabile relativo indotto. Perché l’aspetto economico é una emergenza reale: ricreare a Ruscio i presupposti affinché, proprio a Ruscio, si possa  continuare a vivere e lavorare, affinché  giovani famiglie possano pensare di avervi un futuro, e’ la vera sfida della nostra Pro Loco.

Affermare quindi  pubblicamente, come è stato fatto nell’Assemblea del Consorzio: “Non dobbiamo sostenere noi costi per le iniziative dei romani”; “Abbiamo già sostenuto un contributo nell’anno passato per questa iniziativa; ci pensasse la Pro Ruscio a completare il progetto”; ”Cosa importa a noi di una struttura gestita dai romani”; ”Pensiamo a noi stessi e lasciamo che loro se la sbrighino in proprio” è da irresponsabili, da egoisti, da miopi e da autolesionisti.

Non prendiamocela poi se un giornalista, riprendendo una informazione interna sull’accaduto, pubblichi un articolo per amplificare la portata negativa della delibera assunta dai soci del Consorzio dei possidenti di Monteleone, le cui finalità operative, evidenziate nello statuto sono quelle di provvedere all’amministrazione e al godimento dei beni e alla tutela dei diritti della popolazione per ricavarne vantaggi economici a beneficio della collettività.

Concludendo, il non aver concesso il contributo, rappresenta, ad avviso del Comitato Pro Asilo, un grave errore “politico” da parte del Consorzio stesso, in quanto non ha ritenuto di supportare il completamento di una iniziativa popolare senza precedenti, (Nessuna opera del genere e’ stata, ad oggi, realizzata in tutto il territorio del Comune di Monteleone di Spoleto!) che avrebbe, inoltre, avuto immediate ricadute positive, nell’accogliere i piccoli scolari di Monteleone e che gli avrebbe dato prestigio e riconoscenza da parte di tutti gli abitanti di Ruscio.

Il Comitato PRO ASILO