Lettera aperta: ma i soci della pro ruscio …. dove sono?

By proruscio

Lo scopo per il quale nel 1967 nacque l’associazione Pro Ruscio fu quello di  promuovere tutte le iniziative finalizzate al bene del Paese e dei suoi abitanti.
Questo è riportato nell’atto istitutivo e nel tempo quelle parole si sono concretizzate in tante opere ben visibili intorno a noi: i lampioni, le panchine, le fontanelle, il Campetto con tutte le sue aree attrezzate, fino al Parco del Fiume Corno.

 Ma quello che mi preme evidenziare in queste righe è che oltre a ciò la Pro Ruscio, nella sua quarantaduennale storia, ha dato vita a tante iniziative finalizzate a far crescere tra i soci e tutti gli abitanti il senso di appartenenza ad una comunità. Mi riferisco allo sport, ai giochi, ai balli, alla musica che definiscono oramai l’annuale cartellone estivo dell’Associazione: mi riferisco alle gite, ai viaggi, alle visite guidate, alle serate nei teatri della capitale, ai balli di Carnevale. E tutto questo grazie al tempo ed alla generosità di consiglieri e soci.    (segue in seconda pagina) Nei tempi andati vi era un’adesione entusiasta a queste iniziative specie da parte delle vecchie generazioni ed in modo particolare da parte dei nostri genitori. Il loro modo di porsi è stato un grande esempio per noi figli, perché ha radicato in noi il senso di appartenenza alla comunità rusciara, ha cementato un legame duraturo con il nostro Paese ed ha infuso un senso di riconoscenza per tutto ciò che la Pro Ruscio ha realizzato.

 Ricordo, infatti, che la partecipazione a qualsiasi iniziativa della Pro Loco non veniva messa minimamente in discussione!! Non era importante il posto o l’evento: lo proponeva la Pro Ruscio ….. si andava! E questo spirito non era vissuto solo da coloro che in questo paese vi erano nati e cresciuti. Penso anche ai tanti “accasati” o a coloro che “essendoci passati per caso” divennero poi parte integrante di questa piccola comunità. Penso a Gianni Zaralli, a Mauro Ventura, a Franco Antonelli, a Nando Fedeli, alle innumerevoli occasioni trascorse insieme anche grazie al loro generoso impegno!!

 C’era qualcosa che univa grandi e piccoli, aleggiava lo spirito e la consapevolezza di condividere un ideale comune che determinava a sua volta un profondo “spirito di servizio” da parte degli organizzatori a favore di tutta la comunità, senza personalismi o voglie di apparire. E questo ha permesso alla Pro Ruscio di scrivere le pagine migliori della sua storia!!

 Ma proprio pensando a tutto ciò, sorge spontanea in me una riflessione su quello che con estremo rammarico devo constatare.
Capisco che nel tempo le cose sono cambiate! È vero che per molti nostri genitori il paese era il punto d’inizio e di fine di tutte le cose. Capisco che in generale vi era un approccio più semplice alla vita che trovava proprio in Ruscio e nella sua comunità il baricentro vitale. 

 Tuttavia, anche pensando all’estrema facilità con la quale oggi si prende un aereo e si scoprono mondi lontani, anche considerando i cento e mille più impegni mondani e familiari che coinvolgono tutti noi, alla fine necessariamente mi devo chiedere:
“MA E’ MAI POSSIBILE CHE TRA TANTI IMPEGNI NON SI RIESCE A TROVARE IL PIACERE, IL TEMPO, LA MATTINATA, IL POMERIGGIO O LA SERATA DA TRASCORRERE CON LA GENTE DI RUSCIO? POSSIBILE CHE NON INTERESSI PIÙ A NESSUNO QUELLO CHE SI ORGANIZZA PER IL PIACERE DI STARE INSIEME?
PERCHÉ ALLA FINE CI SI TROVA SEMPRE TRA GLI STESSI “AFFICIONADOS”? DOVE SONO GLI ALTRI, I QUASI DUECENTO SOCI E FAMILIARI CHE COMPONGONO QUESTA ASSOCIAZIONE?

 Il fatto che mi ha spinto a scrivere queste righe è stato la scarsa partecipazione alle RUSCIADI organizzate allo STADIO DELLA FARNESINA a ROMA il 23 maggio u.s.. A fronte di una manifestazione in vita da 33 anni, che nel tempo ha ricevuto il plauso da parte di tutti, ci siamo ritrovati a Roma con solo 40 bambini (di cui parecchi portati da amici!) .
LE RUSCIADI ALLO STADIO DELLA FARNESINA ERANO SOLO L’OCCASIONE ED IL PRETESTO: IL RESTO ERA PASSARE INSIEME UNA PIACEVOLE MATTINATA ROMANA!!

 Ma non mi limito a questo! Vogliamo parlare di come sia finito il ballo di Carnevale (a cui alla fine partecipavano tutti meno i Rusciari!!), le viste guidate (oramai realizzate oramai solo per un ristretto gruppo di amici!!), i biglietti del teatro invenduti, la cena sociale che di sociale oramai non ha più niente e quant’altro oramai finito “in bellezza”!! Vogliamo parlare del disinteresse verso iniziative costruttive – quali il Volontariato con il Servizio Civile Nazionale – che pure ha portato quel minimo di benessere economico per tanti ragazzi del luogo?

 Fatemi capire, allora, cari soci della Pro Ruscio: qual è il senso di continuare a pagare una quota d’iscrizione, dire sono socio della Pro Ruscio se poi questi sono i risultati!

 Mi domando: paghiamo questa quota per tradizione familiare e perchè non è particolarmente esosa? Continuiamo a pagarla solo per il Campetto visto che d’estate è il baricentro della vita sociale di Ruscio? Pensiamo quindi che tutto l’impegno debba gravitare intorno a quella striscia di terra e sia giusto eliminare ogni altra iniziativa che non interessa più a nessuno? Dobbiamo oramai dire che Ruscio, come qualsiasi altro paese di villeggiatura, è oramai diventato un anonimo calderone da riempire per 15 giorni d’estate, dove ognuno si fa i fatti propri chiuso nel recinto del proprio prato e poi ….. arrivederci all’anno prossimo (se ci torno??).

 Possibile che non esista più il senso della festa, il piacere di stare insieme che un tempo ci contraddistingueva e che faceva del nostro paese – umanamente parlando – un punto di riferimento della nostra vita? Possibile che in tale contesto non ci sia neanche un minimo di considerazione per l’impegno che ci mettono “coloro che ancora ci credono” nella speranza di preservare quel senso di comunità che un tempo ci apparteneva?? 

 Confesso che dispiace vedere come tanti sforzi non approdino a nulla! Ed in questa disarmante situazione posso ben capire l’amara disillusione di coloro che si impegnano ogni anno a realizzare la festa dell’Addolorata, senza riuscire a far decollare un evento che comunque fa parte della nostra tradizione.
Ma non voglio parlare di altro! Mi soffermo sulla Pro Ruscio ricordando mio nonno che ne fu il primo presidente onorario, mio padre e mia zia per i quale non esisteva null’altro.

 Forse per la Pro Ruscio è necessario un momento di riflessione sia da parte dei soci che dei Consiglieri. Ogni tanto forse è bene fermarsi e ragionare, confrontarsi civilmente per capire cosa sta succedendo, del perché di questo disamore e capire se tutto questo possa mettere in pericolo la sopravvivenza dell’Associazione stessa.
Sono sicuro che una qualche ragione c’è perché non può essere solo magro disinteresse !!
 Ed allora, considerato che nel mese di agosto si terranno le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo, voglio invitare tutti a farsi avanti e soprattutto le giovani generazioni,  i nuovi papà e mamme, coloro che per tante ragioni sono e saranno maggiormente presenti e coinvolti nella realtà rusciara. Non rimanete a guardare! Fatevi avanti ed impegnatevi fattivamente come nel passato si sono impegnati i vostri genitori. Non state in disparte! Se le cose non vanno si possono anche cambiare … certamente bisogna darsi da fare!!
Ed agli “anziani” dico: non temete!! Il testimone si può, anzi, si deve passare senza rimpianto o tristezza, consci dei successi avuti e di aver fatto tutto quello che si poteva fare per la comunità, con pochi mezzi ma con tanta buona volontà e credendoci veramente!

 Perché se così non fosse, l’eredità materiale e spirituale che ci hanno lasciato i nostri nonni e genitori finirebbe nel nulla. Vanificheremmo – insistendo forse su strade non condivise – quei valori che ci hanno trasmesso. Valori che oggi, con 50 anni di vita sulle spalle, sono stati una grande lezione di vita fatta di semplicità, sentimenti ed amicizia! Sentimenti che di fronte all’effimero, al vuoto ed alla “sporcizia” che ci circonda non sono poca cosa!!

 Ritrovare un amico, chiacchierarci stando seduti ai giardinetti come negli anni andati, ritrovare tante persone con le quali rivivere il tempo passato, i momenti della Pro Ruscio che sono stati i momenti della nostra vita, il ballo al locale delle Frattocchie organizzato da Marcello, Marino e Costantino (quando ci cacciarono via perché facevamo troppa confusione!), i Balli al Selene di Guerrino, le visite guidate a Roma del Professore Francesco Renieri o la visita al Senato della Repubblica fatta da Simona, la gita a Caserta, o l’incontro con Proietti nel camerino del Brancaccio …

 Scusate la sincerità che non vuole essere offensiva per nessuno! Il mio è solo un piccolo sfogo, ma soprattutto un’incitazione ed una speranza che spero non cada nel vuoto. Mi piacerebbe che chiunque leggesse queste pagine mi offrisse una risposta, senza nessuno spirito di polemica ma solo così, per continuare a fare …. quattro chiacchiere tra amici!

 Viva Ruscio e viva la Pro Ruscio.

 Pier Paolo