Nell’apprendere il risultato finale del Torneo dell’Amicizia 1997 mi sono detto: "tradizione rispettata, nulla di fatto, palla al centro".
Tra gli umori una opinione su tutte, sopprimere la manifestazione o comunque ricondurla in un ambito locale.
Certo potrebbe essere una soluzione, però a mio avviso l’entusiasmo, il desiderio di apertura verso l’esterno non vanno rinunciati, bensì aiutati a crescere e soprattutto condivisi.
Credo infatti che simili esperienze non possano, e mi riferisco sia alla fase organizzativa che soprattutto esecutiva, essere delegate al don Chisciotte di turno, ma essere il frutto del lavoro e delle motivazioni di un gruppo di persone, e più specificatamente dell’Associazione nel suo insieme, con particolare riferimento ai criteri di partecipazione.
Così operando necessariamente verrà fuori anche la forza di dire "NO!" a chi in modo così gratuito rovina più o meno ripetutamente simili momenti di serenità e di gioia.
Forza e coraggio, dunque, neo consiglieri eletti, l’infinito prossimo vi attende.
Chi vi scrive, quest’anno, con la collaborazione di Alfonso Nassi, Giorgio Pinto, Daniele De Angelis e Guido Compagnucci, ha organizzato un torneo di calcio intitolato "La squadra del cuore", al quale hanno partecipato circa 30 piccoli atleti di età compresa fra i 7 ed i 13 anni, comprendendo fra questi i due mignon Jacopo Peroni e Lorenzo Baiocco.
Le partite giocate nei giorni 25 e 26 agosto hanno riscosso un discreto e assordante successo, anche di pubblico specialmente mammaro.
La manifestazione, vinta dal Napoli, ha premiato, oltre i due mignon di cui sopra, Roberto Cicchetti come miglior portiere, e Paolo Napoleone come capocannoniere.
RISULTATI
SEMIFINALI
Roma – Fiorentina 1 -15
Lazio – Napoli 3-5
FINALI
Roma – Lazio 11 – 2
Napoli – Fiorentina 5 – 3
L’auspicio, che contiene anche un annuncio di partecipazione per chi fosse interessato, è che tali manifestazioni possano trovare una più stabile e appropriata collocazione nel programma estivo della Pro Ruscio insieme ad altre iniziative sportive attualmente in fase di studio, che coinvolgano anche le bambine e tutti coloro, grandi e piccoli, uomini o donne, che intendono lo sport come un gioco, occasione di confronto e di unione.