Mentre si chiude “La Barrozza”, analizziamo brevemente la relazione allegata alla Legge di Bilancio 2017, in corso di discussione e approvazione, con una specifica previsione per i lavori di ristrutturazione antisismica.
Crediamo utile informare la comunità, anche se ovviamente occorrerà aggiornarsi a legge approvata (o forse già ora queste righe mentre le leggerete saranno superate!)
Danni del sisma 2016 (foto Arch. Pro Ruscio, 2016)
Innanzitutto distinguiamo per chiarezza di tutti tra spese deducibili e spese detraibili.
Deducibili: le spese vengono sottratte dal reddito. Quindi prima si calcola il reddito, poi si tolgono le spese deducibili e dopo si calcolano le imposte. Poiché le imposte sono calcolate su scaglioni progressivi (chi più ha più da) il vantaggio concreto dipende dallo scaglione più alto che uno paga. Quindi a parità di 100€ di spesa deducibile, chi guadagna di meno se ne avvantaggia di meno di chi ha guadagnato di più. Questo vale anche se le spese sono deducibili in percentuale. Infatti se ad esempio fosse ammesso in deduzione il 30% della spesa, la deduzione non sarà di 100 ma di 33 con identico meccanismo.
Detrabili: si detraggono le spese (anche qui per intero o in percentuale) direttamente dalle imposte. Quindi il meccanismo è di scrivere il reddito, calcolare le imposte ed infine sottrarre la parte detraibile. Qui si avvantaggia di più chi ha un reddito più basso, nel senso che la detrazione è fissa (es.: 20% della spesa) e quindi il risparmio sulle imposte già calcolate incide di più se le imposte da pagare sono minori rispetto a chi paga di più.
Situazione oggi: per tutto il 2016 le spese di ristrutturazione per abitazioni (prima o seconda casa non v’è distinzione) sono detrabili nella misura del 50% in dieci anni. Quindi una spesa per lavori di 10.000 euro porta un recupero attraverso la detrazione di complessivi euro 5.000 in quote di 500 l’anno per dieci anni.
Terremoto 1979 (foto R. Peroni)
Per il 2017 è previsto che la detraibilità si riduca al 36%, quindi la spesa di 10.000 diventa detraibile per 3.600 in quote di 360 l’anno.
Con la Legge di Bilancio 2017 si introdurrà una nuova tipologia di detrazione per ristrutturazioni in caso di misure antismiche. Vediamo in sintesi di cosa si tratta.
DESTINATARI: immobili adibiti ad abitazione (anche seconda casa) ed attività produttive, sono ammesse anche parti comuni
VALIDITA’ DEL BENEFICIO: dal 2017 al 2021
IMPORTO AMMESSO: fino a 96.000 per ciascun anno
DURATA DEL BENEFICIO: cinque anni. Quindi l’effetto è doppio di quello sopra visto. Un beneficio di 10.000 porta recupero nella misura di 2.000 l’anno
IMMOBILI AMMESSI: edifici ricadenti in zone dichiarate sismiche ed appartenenti alle zone denominate 1 – 2 – 3
BENEFICIO FISCALE: detrazione in cinque anni di diverse percentuali. Ipotizziamo una spesa sempre di 10.000 e vediamone gli effetti
a- Se la ristrutturazione comporta misure antisisismiche che non cambiano all’immobile la classe di rischio sismico allora la detrazione è 50%, il vantaggio è 5.000, quindi 1.000 per anno
b- Se la ristrutturazione comporta misure antisismiche che cambiano all’immobile la classe di rischio, migliorandola di una posizione, la detrazione diventa del 70%, il vantaggio è 7.000, quindi 1.400 per anno
c- Se la ristrutturazione comporta misure antisismiche che cambiano all’immobile la classe di rischio, migliorandola di due posizioni, la detrazione diventa dell’80%, il vantaggio è 8.000, quindi 1.600 per anno
Ovviamente si raccomanda di leggere bene non solo la legge ma anche di prestare la massima attenzione alla procedura da seguire (perizie, autorizzazioni, modalità di pagamento e fatturazione, certificazioni, ecc.), tuttavia pare confermato un proclama dato sui media dalla classe governante all’indomani della prima scossa del 24 agosto 2015 quando tutte le parti politiche promisero di impegnarsi per il bene ed il risanamento a favore delle future generazioni.
Una considerazione: sembra che questa nazione a volte abbia bisogno di piangere i propri lutti per correre ai ripari, eppure anche nella tragedia sia i media sia i social stavolta hanno dato notizie diffuse e ripetute di grande coesione sociale, tempestività degli interventi, voglia di presenza diretta, anche della parte politica che sappiamo storicamente essere lontana dalla percezione dei bisogni. Persino i successivi gravi eventi di fine ottobre hanno dimostrato di aver appreso la lezione sulla prevenzione; basti pensare al numero di deceduti.
Siamo di fronte ad una occasione, ovviamente nel rispetto della possibilità e disponibilità di ciascuno, in cui si potrà fare molto e bene coniugando bontà degli interventi a recupero delle nostre bellezze, magari riscoprendo le nostre radici dietro i massi che ricomporremo. E per tutti noi e la comunità rusciara in particolare sarà un’occasione per rendere ancora più bello il nostro amato paese. Ed il Paese intero, di cui Ruscio è un prezioso angolo..