Natale a Monteleone, Ruscio, Trivio e dintorni

By proruscio

Il periodo natalizio e’ alle porte e moltissime sono le manifestazioni sacre e profane che ci offrono sia momenti di forte spiritualita’ e raccoglimento religioso che anche momenti di divertimento, sempre legati alla tradizione della Valnerina.

Da Focone della Venuta 2008

Di seguito riportiamo un calendario di tali attivita’… un motivo in piu’ per trascorrere un Natale a Monteleone, Ruscio, Trivio e dintorni!


5  dicembre
Monteleone Di Spoleto
Farro di San Nicola

Distribuzione del farro, cerimonia rituale che si svolge da tempo immemorabile la vigilia della ricorrenza di san Nicola, il 5 dicembre a mezzodì, consiste nella distribuzione da parte del parroco di un piatto di minestra di farro con sugo di magro. I bambini per primi ricevono in dono il piatto di farro, in accordo con la tradizione agiografica che vuole San Nicola protettore dei fanciulli e dispensatore di beni, e quindi preposto a consegnare doni, compito cui è subentrato oggi, per vie traverse, Babbo Natale. La consuetudine è a tal punto radicata che gli stessi monteleonesi sono riconosciuti dai limitrofi castelli con l’appellativo di “mangiafarre o farrari de San Nicola”.

6 dicembre
Monteleone Di Spoleto
Festa del Patrono San Nicola

Il 6 dicembre, giorno della Festa di San Nicola, si celebra la Messa cantata dalla Corale “Emma Vannozzi”.

Monteleone Qualità Plus 2009
Periodo pre-natalizio
Ritorna “Monteleone Qualità Plus”, all’insegna della cultura, delle tradizione e dei prodotti tipici. In programma concerti, spettacoli teatrali, convegni, visite guidate. Per info sulle date 0743.70421.

9 dicembre, ore 21
Cascia, Monteleone di Spoleto, Preci, Scheggino e Ceselli (loc. di Scheggino)
Focone della Venuta

La notte tra il 9 e il 10 dicembre, nei borghi e nelle campagne della Valnerina si assiste ad un momento corale di forte suggestione, l’accensione dei Focaracci o Fuochi della Venuta, per celebrare la Traslazione della Santa Casa della Vergine da Nazareth nel 1294, quando i mussulmani occuparono la città e gli angeli, secondo la tradizione locale, rimossero dal suolo la costruzione e la trasferirono in volo fino a Recanati. Da allora i fuochi sono accesi ogni anno per rischiarare le tenebre ed illuminare il cammino degli angeli. Particolarmente suggestivo il Focone di Monteleone che si svolge nella piazza medievale del paese, si aspetta l’alba riscaldandosi intorno al monumentale focone. Per affrontare la notte il comitato organizzatore offre pietanze locali e vino.

9 dicembre, ore 21
Norcia
I “faoni”

L’anno si chiude generalmente con le iniziative di Norcia città del Natale, inaugurate all’inizio di dicembre (9), dalla tradizione del “Faoni” o “Festa delle Campane”. La festa è un appuntamento di rito nel calendario delle manifestazioni invernali del nursino, forte nel suo significato e nel suo fascino. Gruppi di volontari affezionati alla tradizione si preparano ogni anno per la sera del 9 dicembre, quando tutta la città e le limitrofe frazioni si illuminano al bagliore di maestose pire di ginepro accese, grandi e suggestivi falò animati dagli stornelli di immancabili organetti e dall’allegria spensierata di persone intorno a qualche inebriante bicchiere di vin brulé, dolci e buon cibo cotto alla brace. L’organizzazione della serata è stata sempre impegnativa e il suo tramandarsi di generazione in generazione è frutto esclusivo della volontà di alcuni gruppi di persone che pur di rivivere momenti cari ai loro genitori e ai loro nonni sacrificano molto del loro tempo per la buona riuscita della serata. La serata del 9 dicembre è stata da sempre una festa per tutti, una grande festa in attesa della mezzanotte, ora in cui tutte le campane della città si muovono ad annunciare il passaggio della Santa casa della Madonna di Loreto. Di fatto, il senso della tradizione, per gli abitanti di Norcia e la consuetudine cattolica, sta proprio qui. I fuochi vengono accesi per ricordare ed illuminare il cammino degli angeli che, nel lontano 9 dicembre 1291, essendo la Palestina occupata dagli infedeli, portarono in salvo la casa della Vergine, traslandola miracolosamente fino ad un bosco di lauri, oggi Loreto. Ma quali altri riti si intreccino intorno a questo omaggio affettuoso non è facile dirlo. Ci sono elementi atavici: si va verso i giorni più corti dell’anno e bisogna scongiurare che il buio abbia il sopravvento sulla luce, la notte sul giorno, il gelo sul caldo. Ma c’è anche dell’arcano. Il fuoco non sempre distrugge, purifica anche. E infine elementi spirituali. Il fuoco è il simbolo dell’amore che scende, su Maria e sugli Apostoli nel cenacolo, trasformando i discepoli in predicatori coraggiosi e capaci di farsi intendere da persone provenienti da vari paesi. Simboli e riti, forze della natura e buona volontà, tutto si esalta in questa notte della terra nursina.

12 dicembre, ore 22
Castelluccio Di Norcia
Lu fàone di Santa Lucia

Come vuole un’antica tradizione Castellucciana la sera della vigilia della ricorrenza di Santa Lucia, 13 Dicembre, i ragazzi del paese passano per le case a chiedere una fascina di frasche per “ Lu Favone di Santa Lucia” cantando una canzone che dice “ Fraschiscì pè Santa Lucia senno tè fa cecà la mejio gallina” . Tutte le fascine e le legna raccolte vengono portate nella piazza della Fonte dove viene composta una piramide con le frasche e la legna con in mezzo tanta paglia. Alle ore 22,00 verrà appiccato il fuoco e tutti insieme si canterà la canzone de “ Lu Favone de Santa Lucia”. Durante la serata, i soci della Pro Loco prepareranno e distribuiranno a tutti i presenti i Trotoni di Santa Lucia (Pezzi di carne di maiale arrotolata e arrostita).

Dal 8 dicembre al 24 gennaio
CASCIA
VI Rassegna dei Presepi
orario: 10-19
I presepi a Cascia, una iniziativa che proposta per il sesto anno consecutivo ha riscosso e sta riscuotendo un grande consenso di pubblico. Presepi di tutti i tipi e dimensioni, che si snodano tra chiese, cantine e luoghi caratteristici del centro storico della città di Santa Rita. E così girando attraverso le vie, i vicoli o i negozi di Cascia, dove è possibile ammirarne tantissimi, è allo stesso tempo semplice riuscire a comprendere il vero messaggio del presepe. I presepi esposti sono di tutti i tipi e di diversi materiali, da quelli tradizionali, a quelli fatti con l’uncinetto, con il ghiaccio, con la pasta, con il pane, con il vetro, con la stoffa o all’interno di cesti di vimini o di vasche piene d’acqua. Grazie al lavoro del Comune, dei privati cittadini,delle scuole, dei centri anziani, degli artisti, della Comunità Agostiniana, dell’associazione Insieme Per, ma soprattutto alla sezione locale del “Moica” e dell’associazione “Amici del Presepe Fabio Carbonari”; quest’ultima allestirà oltre al già noto presepe monumentale, un albero natalizio e un ulteriore presepe artistico davanti alla chiesa di San Francesco. Anche quest’anno, Cascia ha voluto inviare un bel segnale di amore e di pace attraverso il presepe. Nello stesso giorno, l’8 dicembre, verranno accese le luminarie per le vie della città.

23 dicembre
Maltignano (loc. di Cascia)
Presepe Vivente

Nelle vie del paese si svolge la rappresentazione della nascita del Bambino Gesù. Durante la rappresentazione sarà possibile assaporare i prodotti tipici della zona, come salsicce arrostite e la polenta fatta “su lu callaru”.

24 dicembre, ore 24
Chiesa Collegiata di Santa Maria
Presepe monumentale

Al termine della Santa Messa di Mezzanotte alla presenza di tutta la Comunità di Cascia s’inaugura il Presepe monumentale realizzato dai volontari dell’Associazione “Amici del Presepe Fabio Carbonari”.

26 dicembre, ore 16.30
Avendita (loc. di Cascia)
Presepe vivente

Messeri e Madonne, ciò che state per vedere, è la suggestiva storia di San Francesco d’Assisi che a Greccio diede vita al primo presepe vivente. La notte di Natale del 1223, il frate poverello, grazie ad un nobil uomo di quel paese, Giovanni Velita e a tutti gli abitanti del posto, celebrò la nascita di Gesù in una grotta. Fu così che Greccio diventò la nuova Betlemme.
In un susseguirsi di scene, animate da bambini, giovani e adulti, verranno ripercorsi quei momenti che hanno lasciato un segno tangibile nella storia del mondo.

26 dicembre, ore 17; 1-6 gennaio, ore 17
Cerreto Di Spoleto
Presepe vivente

La notte della vigilia di Natale, il primo dell’anno e il giorno dell’Epifania, Cerreto si trasforma un teatro per la rappresentazione, della nascita del bambinello attraverso quadri viventi, che riproducono alcuni mestieri artigianali del passato.

24 dicembre, ore 22.00
Poggiodomo
Focone della Vigilia

Nella cornice della piazza di Poggiodomo i giovani del paese preparano un “Focone” che viene acceso dopo la cena della Vigilia, prima della messa di mezzanotte, per salutare l’arrivo e la nascita di Gesù Bambino. Segue un momento conviviale con dolci tipici del Natale.

24 dicembre, ore 22.00
Poggiodomo – Mucciafora,
La “Ndussa”
La “Ndussa”, un legno di ginepro (un tempo usato come albero di Natale al posto dell’odierno abete) essiccato e diviso in due alla sua estremità viene acceso e fatto girare vorticosamente con l’ausilio di una corda. La notte più suggestiva dell’anno è allietata da canti, balli e dolci della tradizione natalizia.

24 dicembre, ore 23; 6 gennaio, ore 17
Preci
Presepe vivente
Abbazia di Sant’Eutizio

Nel suggestivo scenario dell’Abbazia di Sant’Eutizio, la sera del 24 dicembre e nel pomeriggio dell’Epifania, si rivive l’evento della Nascita con personaggi vestiti secondo i costumi dell’epoca, che rievocano i mestieri del passato. Splendida occasione per visitare la valle Castoriana, che Gregorio Magno definì la Tebaide dell’Umbria, per la diffusa presenza di insediamenti eremitici sin dal VI secolo dopo Cristo.

tratto da: Il calendario di dicembre della Valnerina"

Servizio Turistico Associato della Valnerina

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