Noi e la discarica

By proruscio

NOI E LA DISCARICA

Il pericolo, non ancora definitivamente scongiurato, di una mega discarica provinciale che la Regione Lazio vorrebbe ubicare nel territorio del Comune di leonessa, lungo il confine con la nostra regione e il nostro Comune, ha negativamente colpito l’animo di regione e il nostro Comune, ha negativamente colpito l’animo di chi, come molti fra noi, ama, di queste zone da cui proveniamo, soprattutto la natura, la semplicita’, la spontaneita’ che il "progresso" non ha ancora intaccato.

Per tutti quelli che vivono nelle grandi citta’ dove il traffico, lo smog, il rumore hanno raggiunto livelli talvolta insopportabili, le verdi vallate di Leonessa e Monteleone di Spoleto costituiscono un patrimonio che si vorrebbe intoccabile.

Purtroppo anche le discariche sono una componente di quel progresso che tutti abbiamo contribuito a realizzare. Il nostro stile di vita, basato prevalentemente sul consumismo,ci spinge da un lato a "consumare" le risorse del nostro pianeta, dalll’altro ci pone il problema di dove smaltire la enorme quantita’ di rifiuti prodotti.

Poiche’ una drastica inversione di rotta sara’ improbabile. Tornare cioe’ ad uno stile di vita moderato e contenuto – l’unica soluzione perseguibile e’ una promozione della raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio, cosi’ da ridurre la quantita’ di rifiuti da smaltire nelle discariche.

Soltanto riducendo la quantita’ di rifiuti, le discariche dureranno piu’ a lungo e non sara’ necessario trovare altri siti dove ubicarne di nuove e nel contempo il possibile riciclaggio di molte materie puo’ portare ad un risparmio sia di risorse ambientali chedi energia.

Auguriamoci che il Comune di Leonessa sappia opporsi con forza a mega-insediamenti (si e’ parlato anche di un inceneritore) che porterebbero un danno ambientale notevole in una zona gia’ povera di risorse ma che negli ultimi anni, grazie al turismo, alla produzione di alimenti naturali, sta cercando di proporre una soluzione positiva alla disoccupazione e alla conseguente emigra zione. Spero che il miraggio di qualche posto di lavoro fisso e la promessa di qualche risarcimento finanziario non siano sufficienti a compromettere cio’ che si e’ raggiunto ora e che potrebbe essere ancora migliorato.

Potremmo, invece, proporci come piccole realta’ all’avanguardia, produrre meno rifiuti, fare della raccolta differenziata e del riciclaggio un obiettivo prioritario delle amministrazioni comunali locali, sperimentare soluzioni che potrebbero essere proposte poi a livello nazionale. Contemporaneamente opporci, non alla discarica, ma alll’idea che quella piccola discarica tra le montagne possa servire l’intera provincia di Rieti compreso il capoluogo, perche’ il traffico e lo smog dei camion che verrebbero a scaricare e il fumo dell’inceneritore porterebbero a morte sicura l’intera vallata.

Noi invece possiamo seguire alcune regole di comportamento che dovrebbero presto divenire un abitudine per tutti.

Cerchiamo innanzitutto di separare i rifiuti, lameno carta, vetro, plastica e pile, cerchiamo di ridurre i consumi di cose usa e getta (spreco di pellicole, alluminio, piaytti e bicchieri di plastica), i rifiuti erbacei dei nostri giardini non buttiamoli nei cassonetti ma troviamo un sito dove scaricarli e trasformarli in composto organico. Sono piccoli gesti che con un po’ di buona volonta’ tutti possiamo compiere come suggeriscono tutte le associazioni mondiali che da molti anni si battono per ottenere una maggiore attenzione al problema dello "spreco" e del conseguente "rifiuto" prodotto. Diamo il nostro contributo attivo alla soluzione del problema per acquisire cosi’ il diritto ad una opposizione costruttiva verso i rifiuti prodotti da altri.