Questo ultimo atto, conclusivo della Manifestazione “Valnerina in guerra” ha un significato piu’ intimo, per il nostro Paese.
Nove nostri compaesani, partirono dalle loro case di contadini e pastori per non farvi piu’ ritorno.
Immaginiamo sulle porte di casa, madri e padri, in un caso moglie e figli, ad attenderli.
Invano.
Di qualcuno conosciamo la tomba. Di altri, neanche la consolazione di una Croce.
Il tempo e’ passato, cento anni da quel tragico periodo.
Madri e padri, la moglie, ora non sono piu’ vivi.
Le case hanno cambiato padroni e abitanti.
Oggi, noi, vogliamo ricordare al passante, ponendo delle piccole targhe in ceramica, semplicemente riportando il nome del Caduto, quella casa da dove parti’ e a cui non fece piu’ ritorno.
Le targhe in ceramica, opera del Maestro Francesco Giovannetti
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Il Comitato “Valnerina in guerra”
