Oggi, 14 marzo ricordiamo…

By proruscio

Soldato Marco Angelini

Soldato nel 11° reggimento Genio
Disperso in prigionia in territorio germanico il 14/03/1945

Soldato di leva classe 1918, nasce l’11 gennaio, da Davide e Antonia Giovanetti, alto 1,61, torace 0,89, capelli lisci castani, di professione agricoltore.

Chiamato alle armi ed aggregato al 36° btg. Distrettuale in attesa di definitiva assegnazione ad un reparto, il 29 marzo 1939. Il 16 maggio dello stesso anno viene destinato al’11 reggimento Genio. Viene trattenuto alle armi ai sensi del Regio Decreto 1677, il 29 settembre 1940 e, nel marzo 1941 viene incorporato presso la 1° compagnia artieri del 7° battaglione mobilitato.

Giunge in territorio dichiarato in stato di guerra, alla frontiera Italo Jugoslava il 6 aprile 1941 e, con numerosi spostamenti li rimarra’ fino al 17 aprile 1943.

L’estrema necessita’ di artieri, indispensabili alla sussistenza dei reparti combattenti, per la predisposizione e riparazione delle strade carrozzabili, per la installazione di strutture, ospedali da campo ed altro, si evince chiaramente dallo stato di servizio di Marco. Per ben due volte gli verra’ erogato il pagamento quale indennizzo per licenze ordinarie non fruite (5 marzo 1940, 1 luglio 1942).

Non dimentichiamo che, sicuramente, l’Arma del Genio, fu spesso determinante prima, dopo e durante i combattimenti; basti pensare alla campagna dei deserti africani sotto il comando di Rommel e alla campagna di Russia.

Il 18 aprile 1943, viene aggregato al battaglione mortai da 81, compagnia Comando della Divisione Cacciatori delle Alpi.

Nel maggio dello stesso anno viene autorizzato a fregiarsi del distintivo di Ardito (s.p.n. 2228 XI Genio del 6/5/1943).

L’indomani del fatidico 8 settembre del 1943, data dell’armistizio di Badoglio, viene catturato da tedeschi e condotto in prigionia in Germania. Le sue tracce si perdono nel maggio 1944, data in cui viene dichiarato disperso in prigionia.

Il nostro Marco Angelini combatte’ una delle guerre piu’ difficili, dapprima contro le truppe regolari jugoslave, in seguito contro i partigiani comunisti di Tito, in ultimo, catturato dagli ex alleati tedeschi, lotto’ contro le privazioni di una durissima prigionia.

Dall’aprile 1941 al maggio del 1944, rimase continuativamente in territorio in stato di guerra!

 

 


 

 [aggiornamento del 15/06/2018]

Angelini Marco venne fatto prigioniero dopo l’8 settembre 1943 ed internato in Germania presso uno degli stalag del sesto Distretto militare, ai confini con l’Olanda ed il Belgio. Il Distretto militare VI incorporava nel suo territorio gli stalag di Gross Hesepe, Dortmund, Münster, Bocholt, Dorsten, Senne Forellkrug, Fichtenhain, Hemer, Colonia  e Bonn Duisdorf.

Quindi l’Angelini venne sicuramente internato in uno di questi stalag (verosimilmente potrebbe trattarsi dello Stalag VI J/Z di Dorsten o dello Stalag VI D di Dortmund – vista la loro vicinanza a quello che poi sarà il suo luogo di morte e prima sepoltura).

Ammalatosi di tubercolosi, venne ricoverato presso l’Ospedale di Gelsenkirchen. Il 14 marzo 1945 Marco morì e venne sepolto Cimitero centrale di Gelsenkirchen.   

Di tale evento si trova memoria in un documento depositato presso l’Archivio Segreto Vaticano (cartelle dell’Ufficio Informazioni Vaticano per i Prigionieri di Guerra). Sulla scheda di ricerca risulta come classe di nascita il 1915 con due punti di domanda (1915 ??) che stanno ad indicare che il testimone (tale Clorico Luigi, residente all’epoca – 1945 – in Corso Vittorio Emanuele, 84 Torino) probabilmente conosceva l’Angelini ma aveva dei dubbi sul preciso anno di nascita e sulla data esatta della sua morte. (nel documento viene riportata come data di morte il marzo 1945)
La scheda è tratta da una lettera del cappellano militare Policarpo Narciso Crosara, frate cappuccino, giunta da Mestre il 10 ottobre 1945, con allegati registri con i nomi di 266 militari deceduti in diverse località della Germania e zone occupate dal settembre 1943 al luglio 1945.

 

 

Foto  MW, giugno 2018

[aggiornamento del 12/01/2023: si noti, purtroppo, l’errata indicazione della specialita’ del Nostro: Artigliere, invece che, correttamente, Artiere, cosi’ come venivano indicati i soldati del Genio] 

 

Grazie alla documentazione del Servizio Internazionale di Ricerche della Croce Rossa, al grandissimo e difficoltoso lavoro di esumazione e riconoscimento dei Caduti, da parte della Missione francese del Ministero degli Ex Combattenti e Vittime di Guerra, alla collaborazione di Uffici Civili e Religiosi locali, e alla cooperazione del governo federale tedesco, nella seconda metà degli anni ‘50, il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra del Ministero della Difesa, riuscì a rintracciare le spoglie dei nostri connazionali inumati in prima sepoltura in vari sepolcreti della Germania, facendole traslare nei cimiteri militari italiani d’onore di Amburgo, Berlino, Francoforte sul Meno e Monaco di Baviera.

 

 

Il riquadro 1 del Cimitero ove e’ sepolto il nostro Marco (foto tratta da www.dimenticatidistato.com) 

    

In Austria le salme individuate furono sepolte nel Cimitero Militare Italiano di Mauthausen, mentre in Polonia i resti mortali degli italiani furono sepolti nel Cimitero Militare Italiano di Bielany, un sobborgo di Varsavia.

Tra i caduti rintracciati, risultò esserci anche Marco Angelini, le cui Spoglie vennero esumate e traslate nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Hauptfriedhof Öjendorf), dove si trovano tuttora alla posizione tombale: riquadro 1 / fila W / tomba 18.  

Il presente aggiornamento e’ stato realizzato, sulla base delle informazioni presenti nei propri archivi, da Roberto Zamboni, instancabile ricercatore delle memorie dei nostri Caduti, gestore del sito www.dimenticatidistato.com, che vi invitiamo a visitare. Grazie alla Sua rete di collaboratori ci ha fatto pervenire la foto della Tomba del nostro Marco.

 


 

 


Aggiornamento del 13/02/2023, a cura di Marco Perelli

Marco Angelini di David risulta nato l’11.1.1918 e battezzato il 20. Suo genitori sono DAVID FU GIUSEPPE ANGELINI E ANTONIA GIOVANNETTI FU PAOLO, sposatisi il 4 settembre 1904. Fratelli di Marco sono Andrea (nato 7.12.1905), Giacomo (30.3.1908), Annunziata (4.5.1910, sposa di Reali Domenico di Gioacchino il 29.7.1934), Innocenza 23.5.1913 (morta subito), Orsola 2.2.1920. A parte Annunziata (di sicuro divenuta adulta) e Innocenza (di sicuro morta subito), non si rilevano ulteriori  riscontri sulla sorte di  Andrea, Giacomo e Orsola. 

In occasione dei primi figli, la coppia David-Antonia è detta di Rescia mentre per gli ultimi (Marco e Orsola) sembra scritto sui Registri parrocchiali “di Ruscio”.

Davide, figlio di Giuseppe di Marcantonio, era stato battezzato il 1° agosto 1865. Un primo matrimonio di un David di Giuseppe risulta nel 1888 con Agnese Di Biagio di Ippolito (comunque non si riscontrano figli). David non si riscontra nel Registro dei Defunti.

“Antonina” era la primogenita di Paolo Giovannetti (nata 1876). Suo fratello era Antonio (1880), nonno di Paolo e Claudio, dimoranti in via Monteleone, nostri contemporanei. Paolo è il papà di Paola, Patrizia e Stefania Giovannetti.

Il nostro Marco Angelini era dunque un cugino di Emilio (nipote del nonno materno Timoteo Iachetti).

 

 

Elaborazione grafica agg.to 07/03/2023

Per saperne di piu’ leggi: "I Caduti di Ruscio nella II Guerra Mondiale", I Quaderni di Ruscio, anno 2004, n.4 e successivi aggiornamenti