Oggi, 14 ottobre, ricordiamo…

By proruscio

 

Soldato Raffaele Perelli

Raffaele, il minore dei due fratelli Perelli, nato a nato a Monteleone il 15 Giugno 1895, alto 1,54, torace 80 cm, di professione carbonaio, viene chiamato alle armi solo il 1 giugno 1915 in virtù, come dicevamo, del ritardo di cui godeva in attesa del congedo del fratello Giuseppe ed inquadrato nell’81° Reggimento fanteria.

Pur essendo più giovane, Raffaele conosce il fronte dei combattimenti ben prima del fratello Giuseppe giungendo in territorio dichiarato in stato di guerra il 1 ottobre 1915. Il 4 marzo 1916 viene trasferito al 130° Reggimento Fanteria (Brigata Perugia) ed assegnato successivamente dopo circa un anno, il 2 gennaio 1917, al reparto Salmerie dello stesso.

Fino al 20 febbraio di quell’anno il reparto di Raffaele permane nel settore M. Zebio – M. Colombara per giungere a metà agosto dopo una serie di trasferimenti nella zona del fronte presso Boschioni Superiore. In questa zona, già teatro di sanguinose lotte, la brigata intraprende un periodo di intenso lavoro di sistemazione difensiva ostacolata dal nemico particolarmente aggressivo.

Trasporto truppe (foto Ten. Gianni Peri)

Trasporto truppe (foto Ten. Gianni Peri)

In ottobre e novembre, troviamo la brigata ancora impegnata in Val Miela a contenere violenti attacchi del nemico. La battaglia è particolarmente aspra e vede la brigata pagare lo sforzo con gravi perdite: 102 ufficiali e 2.883 militari. A fine anno, la brigata ormai stremata viene sostituita e mandata a riposo nelle zone di retrovia dove inizia il suo riordinamento.

Solo i primi giorni di giugno del 1918 troviamo i reparti nuovamente impegnati sul fronte di guerra, e il 15 dello stesso mese, ai primi indizi dell’offensiva austro-tedesca sul Piave, questi vengono schierati per sostenere, nei giorni successivi, numerosi e violenti attacchi del nemico. Ancora una volta la tenace resistenza dei reparti, pur colpiti da numerose perdite, riesce a contenere il nemico, che non guadagna alcuna posizione significativa. Quei giorni di violenti combattimenti e soprattutto il contegno con cui gli uomini della brigata li affrontarono, fanno meritare per la terza volta la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo ed una particolare menzione nella motivazione della medaglia di argento concessa alle sue Bandiere.

Da questo momento in poi fino al termine della guerra, la brigata non viene più impegnata in combattimenti ed è proprio in questi giorni che lo sfortunato Raffaele, quando ormai le ostilità volgevano a termine e verso la vittoria finale viene ricoverato nell’ospedale militare di tappa di Salò. Probabilmente provato dagli anni di guerra, Raffaele trova la morte per malattia il 14 ottobre 1918.

 

 


 

 

[aggiornamento del 19/02/2018.

Gli ospedali militari di tappa, impiantati a cura delle direzioni delle tappe, d’accordo con quelle di sanità d’armata, rappresentavano strutture "di passaggio" per i feriti che necessitavano una lunga degenza. Il trasferimento dei feriti presso questi ospedali, di norma, avveniva con autocarri o con i treni ospedali poiché si trovavano distanti dal fronte lungo la cd. "linea di tappa o di sgombero", ovvero lungo la direttrice logistica per i servizi alla fronte, di solito in centri di una certa importanza, soprattutto per le infrastrutture dei trasporti e delle comunicazioni.

Nel 1917, si contavano 27 ospedali di tappa. (da http://www.sanitagrandeguerra.it)] 

Raffaele fu tumulato in un cimitero di fortuna e, successivamente nel Sacrario del Cimitero Comunale di Salò.

Lì riposa, ancora.

Tomba del Soldato Raffaele Perelli, nel Sacrario di Salò 

 

 

per gentile concessione della Parrocchia di Salo’  

 

 


 Nel Registro degli atti di morte (anno 1919 sez.) del comune di Monteleone si trova la trascrizione dell’atto redatto dal segretario municipale di Salo’, Giacomo Cappetti, che ricevuto un avviso in data 15 ottobre 1918 dalla direzione del locale ospedale militare, dichiarava:

“[…] che a ore pomeridiane 7 e minuti [non specificati] del giorno 14 corrente mese nella detta Opera Pia in via Zambellini Bolzati al numero 105 e’ morto Raffaele Perelli di anni 23, agricoltore […] celibe”.

Il 4 novembre cessano le ostilità. 

 

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NOTA GENEALOGICA DEL SERGENTE GIUSEPPE PERELLI E DEL SOLDATO RAFFAELE PERELLI
Raffaele e Giuseppe sono figli di Giovanni Perelli detto “Miluccio” (figlio di Giuseppe Perelli) e Anna Angelici. Giovanni aveva altri figli: Carletto, Romeo, Annamaria e Tullio. I primi due hanno avuto una discendenza in Monteleone fino ai nostri tempi; in particolare Carletto ha chiamato i suoi due figli proprio Raffaele e Giuseppe. Annamaria sposa Vincenzo Arrigoni detto Mastrocencio e Tullio ha generato quattro femmine (di cui tre spose Cicchetti) ed un solo maschio di nome Renato (sposo anche lui con una Cicchetti, Rosalba).
Inoltre, “Miluccio” (il padre dei due caduti) aveva, oltre ad almeno cinque sorelle, un fratello più giovane di 13 anni, di nome Paolo. Questo Paolo (sposatosi nel 1914) ha avuto i suoi figli in tempo di guerra e ad uno di essi ha dato il nome di Giuseppe, per rilevare quello del nonno del battesimato e probabilmente anche quello del cugino Giuseppe appena morto in guerra. Un terzo fratello di “Miluccio” è un certo Sabatino emigrato a Trenton.

PER SAPERNE DI PIU’ CLICCA SU "I Caduti di Ruscio nelle Guerre Coloniali e nella Grande Guerra", I Quaderni di Ruscio, anno 2003, n.3 e successivi aggiornamenti