Paese che vai… focone che trovi

By proruscio

Dal nostro inviato in Finlandia: Pierpaolo Vannozzi

Tante volte abbiamo parlato e raccontato sulle pagine de “La Barrozza” la festa del Focone della Venuta, gli aspetti religiosi e profani che accompagnano la serata del 9 dicembre quando la gente di Ruscio si riunisce al lato del Fossato intorno alla grande catasta di legna che viene accesa come in tanti paesi del Centro Italia, per ricordare la tradizione che vuole il fuoco illuminare la strada agli angeli che trasportavano la santa casa di Maria a Loreto. Una tradizione ed una serata che grazie alla spontanea e viva partecipazione degli abitanti di Ruscio si è rinnovata con vivo fervore in questi ultimi anni, trovando nei villeggianti un riscontro specie se quel giorno coincide con un venerdì un sabato o un fortunato ponte invernale.
 
A tremila e più chilometri da Roma, abbiamo trovato nella verde Finlandia lo stesso focone, qui denominato KOKKO! cataste di legno di betulla che vengono erette ed alle quale si da fuoco. Tutto questo però non accade d’inverno  ma d’estate ed esattamente  la sera del solstizio d’estate, nel giorno più lungo dell’anno  quando il sole si trova al punto più alto della volta celeste e la notte non arriva mai.

 

Ruscio, preparazione del focone 2006

La sacralità delle giornate solstiziali è una tradizione che giunge a noi dalla notte dei tempi e che ogni anno si rinnova con le cerimonie di origine pagana diventate, con il Cristianesimo, la festa di San Giovanni Battista. Niente più streghe che corrono nude nei boschi lanciando magie e maledizioni, ma fiumi di canzoni, birra e fuochi che brillano fino all’alba.
A seconda dei calendari, la festa ricade tra il 19 e il 25 giugno in tutti i paesi baltici compreso in Finlandia. Qui la festa si chiama Juhannus ed è, insieme al Natale ed alla Pasqua, una delle tre principali ricorrenze dell’anno. In prossimità del Circolo Polare Artico, gli inverni sono lunghi e scuri e l’estate, con il sole che brilla per circa due mesi, è molto attesa dai finlandesi.
In quel giorno i finlandesi usano  riunirsi nei cottage in riva al lago, per dedicarsi alle attività all’aria aperta, godersi le saune e il sole che rimarrà sopra l’orizzonte anche dopo la mezzanotte. Sono giorni dedicati a ritrovare il legame profondo tra cultura e natura, tra tradizioni e rispetto dell’ambiente. Nelle settimane che seguono e precedono Juhannus in Finlandia di notte non fa mai veramente buio. Il giorno del solstizio è ritenuto speciale anche per celebrare matrimoni e battesimi.

I preparativi iniziano giorni prima della festa: le case vengono aperte e sistemate, rami di betulla a foglia verde vengono collocati su ciascun lato della porta principale per accogliere i visitatori. Le saune vengono riscaldate e si preparano delle fruste con i ramoscelli di betulla.
Il giorno della vigilia, alle 18 viene issata la bandiera finlandese che sventolerà tutta la notte, fino alle 21 della sera successiva.
e giovani donne raccolgono sette tipi diversi di fiori selvatici e li posano sul cuscino: secondo tradizione, in quella notte magica sogneranno il futuro marito.
I costumi nazionali vengono tirati fuori dalle soffitte e ritornano a colorare paesi e città. L’evento più importante della vigilia resta la costruzione del Kokko, un gran falò a forma conica, fatto con vecchie barche e legname vario, in prossimità dell’acqua.
Verso la mezzanotte, il Kokko viene cerimoniosamente dato alle fiamme tra canti popolari tradizionali accompagnati dal kantele, lo strumento nazionale finlandese: un liuto-like musicale col quale si intona anche il Kalevala, poema epico nazionale finlandese, e la danza tanhut, segno di ritorno alla vita, accompagnata dalle musiche di fisarmoniche e violini.
Uomini, donne e bambini danzano tutta la notte tra valzer e polke godendosi il calore e la magia evocati dalle fiamme che si levano alte nel cielo fino alle prime ore del mattino … allontanando festosamente l’idea che un altro freddo inverno finlandese tornerà (speriamo che il prossimo porti meno neve e che la temperatura non scenda a -24 come lo scorso inverno!), la luce per un mese scomparirà …. in attesa di un’altra estate!!.

Comunque, paese che vai Focone che trovi!!!