Parco del Fiume Corno: la meridiana

By proruscio

Certamente ai molti frequentatori del Parco del Corno non è sfuggita quella strana costruzione, realizzata dall’Ing. Prof. Isidoro Peroni, se teniamo conto delle numerose richieste di chiarimenti .

Trattasi di una copia del più antico strumento realizzato dall’uomo per misurare il tempo e che viene comunemente chiamato “Meridiana”.
Per comprendere come funziona una meridiana riprendo da un articolo di Girolamo Fantoni.

logo del Parco del Fiume Corno

“Sappiamo tutti che la geografia localizza i luoghi della terra con una rete di paralleli e di meridiani.
In un qualsiasi punto della terra passa uno di questi meridiani; immaginiamo allora che un breve tratto di questo meridiano locale venga disegnato materialmente sul terreno; si tratterà di una linea retta orientata da Nord a Sud; all’origine di questa linea piantiamo in terra un palo verticale; in presenza del sole questo palo produce un’ombra rettilinea che ruota sul terreno mentre il sole gira in cielo nel corso della giornata.
Quando il sole nel suo viaggio diurno arriva sul meridiano celeste (corrispondente a quello geografico) e si trova esattamente in direzione Sud alla sua massima altezza, l’ombra del palo coincide esattamente con quel tratto di meridiano che è tracciato in terra. Così noi sappiamo che in quell’istante il sole è sul meridiano, è esattamente in direzione Sud, ha raggiunto la sua massima altezza, e sappiamo anche che è mezzogiorno.”
Quell’arnese che abbiamo montato a terra al Parco del Corno di Ruscio: barre di ferro divergenti a ventaglio (indicanti i vari segmenti di meridiani) più paletto verticale produttore d’ombra (gnomone) si chiama meridiana e in sostanza è una parte di quello strumento più completo che viene chiamato “orologio solare”; in particolare è quella parte dell’orologio che ci fornisce l’istante del mezzogiorno, cioè l’ora 12.
La semplicità della struttura realizzata dalla Pro Ruscio non deve indurre a ritenere la meridiana uno strumento di facile realizzazione e soprattutto di facile lettura e per comprenderne l’importanza che ha avuto nel tempo, vi invito a visitare la grande meridiana di S. Maria degli Angeli a Roma, ancor oggi funzionante, e che è servita a dare il segnale orario ai romani fino al 1846, quando fu sostituita in questo compito dal cannone del Gianicolo.

Grazie alla iniziativa  dell’Associazione degli Astrofili di Montelone, ho potuto visitare, insieme ad un gruppo di amici appassionati, la Basilica di S. Maria degli Angeli e ammirare, la meridiana realizzata nel 1702 dal canonico Francesco Bianchini su commissione del Papa Clemente XI, per controllare se la riforma  del calendario, attuata secondo gli studi di Luigi Lilio, corrispondesse, ai fini della esatta determinazione della Pasqua, ai dettami del Concilio di Nicea  (la Domenica che segue il plenilunio successivo all’equinozio di primavera). L’inaugurazione avvenne il 6 Ottobre 1702; in quella occasione il Papa fece coniare una medaglia in cui accanto all’immagine della Chiesa attraversata dal raggio solare, si legge: “Gnomone astronomico ad usum calendari constructo”.