Cosa significa per la Pro Ruscio acquisire la "Personalità giuridica"?
Per un Ente-persona giuridica, rappresenta l’attitudine ad essere titolare di situazioni giuridiche attive e passive, ed a godere di una autonomia patrimoniale perfetta per le obbligazioni eventualmente contratte.
In altre parole, la personalità giuridica si configura come autonomia patrimoniale perfetta, vale a dire quella posizione giuridica, per cui dei debiti eventualmente contratti dall’Ente, risponde solo l’Ente con il suo patrimonio e non vi è, in aggiunta, una responsabilità personale di chi agisce in nome e per conto dell’Ente stesso.
L’acquisizione della personalità giuridica degli Ets è una delle novità della riforma del Terzo settore: l’iscrizione al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), infatti, ove ricorrano le condizioni, comporta il conseguimento, in forma omogenea e lineare, della personalità giuridica.
La maggior parte degli enti associativi già costituiti, ad oggi, non ne è provvista: non si tratta di un obbligo ma di una facoltà, e ciascun ente potrà valutare se cogliere o meno questa opportunità di poter lavorare in maggior tranquillità e sicurezza, dato che per personalità giuridica si intende l’autonomia patrimoniale perfetta.
L’articolo 22 del codice del Terzo settore introduce un’importante novità seguendo, sotto alcuni aspetti, quanto già previsto nel 2000 dalla riforma delle società di capitali.
In sintesi, quindi, per tutti gli enti no profit ( come la nostra Pro Ruscio) che vogliano essere Ets e vogliono conseguire la personalità giuridica, intesa come autonomia patrimoniale perfetta, l’unica strada è quella dell’articolo 22 del codice del Terzo settore, ossia rivolgersi al notaio in quanto pubblico ufficiale, che opererà i seguenti controlli:
1) Il principale controllo ad opera del notaio è ovviamente quello sulla legalità sostanziale: il notaio, nel ricevere l’atto costitutivo di un ente del Terzo settore (Ets) o il verbale di adeguamento di un ente già esistente, in maniera preventiva dovrà verificare che il loro contenuto sia conforme alle prescrizioni del codice del Terzo settore e che, quindi, l’ente disponga di tutti quegli elementi minimi indispensabili per la configurabilità di ente del Terzo settore.
2) Il secondo controllo che spetta al notaio è quello relativo alla verifica della congruità patrimoniale. Una delle novità del codice del Terzo settore, infatti, è la determinazione di parametri fissi univoci per tutto il territorio nazionale.
Per le associazioni (come la Pro Ruscio) il limite patrimoniale minimo necessario per ottenere la personalità giuridica ammonta a 15.000 euro.
Ai sensi dell’articolo 22, quindi, il notaio che riceve l’atto costitutivo di un ente del terzo settore, dovrà verificare, sulla base a una documentazione contabile completa, che sussista il minimo patrimoniale previsto per le associazioni.
Nel caso in cui i controlli sulla legalità del contenuto di atto costitutivo e statuto o sulla consistenza patrimoniale abbiano dato un esito positivo, il notaio dovrà procedere, nei 20 giorni successivi alla stipula, alla iscrizione dell’atto costitutivo del registro unico nazionale del Terzo settore. Questa iscrizione avrà una natura costitutiva perché ne conseguirà l’acquisizione della personalità giuridica. L’ente iscritto nel registro unico nazionale dal notaio, quindi, sarà un ente del Terzo settore con personalità giuridica.
Come si procede alla verifica della consistenza patrimoniale?
Una delle domande che più frequentemente vengono poste sul ruolo del notaio attiene a come si procede alla verifica sulla consistenza patrimoniale per l’acquisizione della personalità giuridica e in particolare all’iter da seguire per avere certezza che il controllo vada a buon fine.
Nell’articolo 22 del codice del Terzo settore viene espressamente evidenziato che, se il patrimonio minimo consiste in denaro, deve essere integralmente versato al momento dell’atto costitutivo. Il comma 4 del già citato articolo 22 prevede, infatti, che la somma in parola deve essere “liquida e disponibile”.
Ma una delle novità introdotte dal codice del Terzo settore è la possibilità che il patrimonio iniziale dell’ente sia costituito da beni diversi dal denaro. In questo caso, ai fini della determinazione del valore concreto, la relativa valutazione deve emergere da una relazione giurata predisposta da un revisore legale o da una società di revisione iscritto nell’apposito albo tenuto dal Mef.
La relazione dovrà essere concretamente e formalmente allegata all’atto costitutivo ricevuto dal notaio.
La Pro Ruscio, proprietaria di un patrimonio costituito da terreni e edifici, intende perseguire questa seconda strada per la determinazione del patrimonio necessario per l’acquisizione della personalità giuridica.
Altro aspetto fondamentale previsto dall’articolo 22 è che la consistenza del patrimonio minimo persista durante la vita dell’ente e non subisca oscillazioni rilevanti. Si tratta di una condizione importante per garantire lo svolgimento delle attività di interesse generale dell’ente. Per questo motivo è previsto un obbligo di ricostituzione del patrimonio dell’ente a opera dell’assemblea dell’associazione o dell’organo amministrativo della fondazione, da convocarsi senza indugio nel caso in cui dovesse risultare che il patrimonio dell’ente, per condizioni fisiologiche o patologiche, si abbassi al di sotto del limite minimo.
Il requisito patrimoniale, quindi, sembra assumere una connotazione dinamica. Il legislatore, infatti, ha voluto dare un significato non formale ma concreto, garantendo la sussistenza di un netto patrimoniale necessario per avere una struttura solida operativa, fattuale e non solo nominalistica.
Perchè è importante acquisire la personalità giuridica?
Innanzi tutto per un’associazione quale la Pro Ruscio, acquisire la personalità giuridica significa fornire, nell’espletamento delle proprie attività, garanzie e certezza del diritto ai terzi con i quali intende operare e collaborare per la realizzazione delle finalità statutarie.
In secondo luogo il riconoscimento della personalità giuridica determina la totale separazione tra l’ente e le persone che lo compongono. L’associazione, riconosciuta la personalità giuridica, opera, dal punto di vista giuridico e patrimoniale, in modo pienamente autonomo rispetto ai suoi membri, siano essi responsabili dell’ente o singoli soci, che agiscono in nome e per conto dell’ente stesso.
Da quanto sopra emerge l’importanza e direi la necessità, per un ente no profit quale la Pro Ruscio, che vuole proporsi come punto di riferimento per lo sviluppo e la valorizzazione del proprio paese attraverso azioni di mero volontariato, di dare però certezze stabili, concrete e durature nel tempo, attraverso la garanzia del proprio patrimonio, ai terzi, pubblici e privati, con i quali intende operare, sollevando nel contempo di responsabilità diretta i propri soci.