Pesce di mare e… rusciaro?

By proruscio

A qualcuno di voi sarà capitato di vedere in televisione, il 25 luglio scorso, nella rubrica del TG 1 ‘Terra & Sapori’ il sottoscritto intento ad illustrare, presso un mercato ittico, un prodotto di mare (il pesce spatola) decantandone le proprietà organolettiche e nutrizionali.
Legittimamente quel qualcuno potrà essersi chiesto cosa ha a che fare un rusciaro d.o.c.  come me con la pesca marittima, giacché è notorio che se Ruscio è il più bel paese del mondo certamente non può, però, annoverarsi tra le località marine della nostra penisola.
Approfitto dunque di questo spazio per spiegare a tutti i lettori e compaesani l’arcano che ha forse avuto inizio dal mitico ‘batticone’ dove da ragazzi (ricordo con mio fratello Maurizio e Roberto Vannozzi del colle) cercavamo, invano per il vero, di catturare qualche trota (al grido di …che lecca!!) seguendo Ignazio figlio di ‘Zuccobianco’, nostro maestro pescatore.
Diciamo subito che ho imparato ad amare il pesce (cucinato) prima ancora di conoscere il mare, visto che mio padre Paolo pur essendo stato un cultore di tale gustoso cibo ha tuttavia sempre preferito indirizzare i fine settimana e le vacanze estive a Ruscio… e di questo ancora lo ringrazio.
Ma il destino voleva evidentemente strapparmi alla quiete ed alle montane bellezze del nostro bel paese per calarmi nelle più caotiche atmosfere balneari perché, una volta laureatomi, ho intrapreso la carriera di ufficiale di Marina nel Corpo delle Capitanerie di Porto, dove sono rimasto per dieci anni fra imbarchi ed incarichi in vari porti d’Italia ed all’estero, assumendo infine anche il comando del porto di Giulianova, guarda caso un porto… peschereccio.
Peraltro, all’inaugurazione della nuova sede l’onore ed il piacere più grande è stato quello di aver di aver avuto come madrina d’eccezione dell’evento niente poco di meno che…mia moglie Francesca, che peraltro ho sempre avuto al mio fianco nel girovagare, per motivi di servizio, sia nella nostra penisola che all’estero.
Da ultimo, attratto dalle lusinghe di un incarico dirigenziale in Roma presso l’associazione nazionale degli armatori di pesca, ho lasciato la divisa da ‘ufficiale gentiluomo’ per continuare ad interessarmi ancora delle problematiche del mare, dei pescatori e….spaghetti alle vongole e frittura di pesce, naturalmente. 
Ecco così spiegato come un Peroni d’Umbria si è trasformato in un uomo di mare che discetta di pesci e ricette a base di pesce e questo mi fa pensare: chissà, forse ci sarà stato anche chi, nato a Lampedusa, avrà fatto l’ufficiale degli alpini…ma questa è un’altra storia.