Settanta anni or sono, Ruscio, fu testimone, suo malgrado, di uno degli aspetti piu’ terribili e disumani della guerra: la deportazione e la detenzione di civili in campi di prigionia o di lavoro.
Se da un lato la cattura e la successiva prigionia di militari rientra, per cosi’ dire nelle regole del gioco, nelle regole della guerra, tanto da essere codificate dalle norme internazionali della Convenzione di Ginevra, il mantenimento in prigionia di civili rappresenta un vero e proprio crimine.
A Ruscio, presso la miniera di lignite per un breve periodo, che coincide con gli anni più tristi della nostra storia, si alternarono, dapprima un campo di lavoro per prigionieri di guerra militari, il campo n. 117, e successivamente, fino al 8 settembre 1943, un campo per internati civili, in gran parte di cittadini del Regno di Jugoslavia.
La bozza della Copertina del IX Quaderno di Ruscio
Grazie all’eccellente lavoro di ricerca condotto dal Prof. Dino Renato Nardelli, dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea, e alla sua gentile concessione dell’utilizzo di tale importante materiale storico, la Associazione Pro Ruscio, con il patrocinio della Regione dell’Umbria, la Provincia di Perugia, il Comune di Monteleone di Spoleto, l’Isitituto per la Storia Umbra Contemporanea, l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia – Umbria, il Consorzio dei Possidenti di Monteleone di Spoleto, e’ in grado di ricordare quanto avvenne settanta anni fa.
Si e’ costituito, gia’ operante da vari mesi, un Comitato, composto da Valeria Reali, Salvatore Paolini, Francesco Peroni, Manuela Di Martino, Sonia Angelini, Domenico Angelini con la supervisione del Prof. Dino Renato Nardelli, che curera’ la prossima pubblicazione di un nuovo Quaderno di Ruscio, l’organizzazione di una Giornata di Studi di respiro nazionale(con il coordinamento dell’ISUC), che si terra’ nell’ambito della Festa di San Felice (27 / 28 Luglio) e la realizzazione di una mostra documentale itinerante sul territorio.
Invitiamo, quanti conservino materiale fotografico di Ruscio e Monteleone degli anni della guerra a contattarci per poterli utilizzare nella mostra documentale.
Settanta anni sono trascorsi, e’ tempo che memorie e storia si ricongiungano.