La vita a Ruscio di una maestra
Ecco alcuni felici ricordi della mia vita scolastica trascorsa a Ruscio nel lontano 1957-1958.
Ricordo con particolare piacere un invito che io e la mia collega Raffaella Morbidoni ricevemmo dalla famiglia dell’alunno Cicchetti Gabriele, per partecipare alla sua Prima Comunione che si svolse a Cascia, nella Basilica di Santa Rita. Fu una giornata piacevolissima.
Ecco qui di seguito tre foto a ricordo di quella giornata (era il 15 maggio 1958). Qualche paesano di Ruscio ci si potrà riconoscere? E Cicchetti Gabriele, ormai più che adulto, abita ancora lì?
Gabriele in atteggiamento di preghiera con la sua mamma. Io sto inginocchiata dietro la signora Cicchetti col capo coperto come usava in quegli anni quando ci si accostava all’altare.
Io sono la seconda in prima fila da sinistra, la collega Raffaella, maestra delle classi 3ª, 4ª e 5ª è quella dietro di me con la giacca a quadri. Il festeggiato Gabriele Cicchetti sta al centro della foto.
Io e la maestra Raffaella Morbidoni, con gli occhiali scuri, siamo le due maestre di Ruscio, che furono invitate gentilmente dalla famiglia Cicchetti alla Prima Comunione di Gabriele. Alle nostre spalle la Basilica di Santa Rita a Cascia.
Un altro ricordo altrettanto piacevole fu una recita scolastica, realizzata a Ruscio in occasione della Festa delle mamme. La recita fece epoca; fu un vero successo.
Andammo a finire sul giornale. Ho conservato l’articolo, che oggi si mostra piuttosto consunto dal tempo, scritto e firmato dal parroco Don Sestilio Silvestri.
Il foglio di giornale è diventato un vecchio cimelio, ma io lo conservo come uno dei ricordi scolastici più belli, di un tempo in cui impegno e speranze andavano di pari passo con la gioventù. Sul sito www.proruscio.it potrete sfogliarlo.
Aggiungo solo una cosa che nell’articolo non appare, a proposito dei cori: gli alunni avevano imparato, cantato e sceneggiato durante la recita, tutte le canzoni dedicate alle mamme: la famosa “Mamma” – “Son tutte belle le mamme del mondo” – “Balocchi e profumi” – “L’ave Maria di Schubert”, solo per citarne qualcuna; e con le loro mani avevano “costruito” un proprio regalo per la loro mamma, suscitando grande emozione in tutte.
In quel giornale, Don Sestilio dette anche la bella notizia che l’Asilo Nido di Ruscio, con Decreto del Provveditore agli Studi n° 2906 del 21 febbraio 1958, era stato riconosciuto Ente Morale. Chiudeva la notizia con queste parole: “Grazie a chi di dovere per questo riconoscimento, sollecito e giusto, che ci voleva.”
Dulcis in fundo: i coniugi Luigi e Caterina Vannozzi, che festeggiavano il 15° anniversario del loro matrimonio, vollero con gentile pensiero offrire un gradito rinfresco alle autorità, che erano state presenti alla recita scolastica.
Un altro ricordo indimenticabile è quello che riguarda la nascita del piccolo Angelo, che io nel mio libro “La sposa nella neve”, ho chiamato Serafino, perché sempre un angelo è. (vedi anche M. A. Benni Tazzi, Ricordi di una maestra, in “La Barrozza”, anno XV n.3, Associazione Pro Ruscio, 2006),
Eccomi, come sono oggi, alla bella età di 80 anni, in una foto scattata da mio figlio a Miami, in Florida, negli Stati Uniti, durante un viaggio indimenticabile.
Non lo sto a ricordare di nuovo; ma mi piacerebbe sapere se Angelo (non ricordo il cognome) è ancora lì a Ruscio, se gli hanno raccontato la storia rocambolesca della sua nascita e, se c’è, mi piacerebbe tanto conoscerlo.