E’’ ormai costume della Redazione della Barrozza mantenere un sobrio ed equidistante comportamento nel ricordare le persone di Ruscio che ci hanno lasciato, facendo eccezione soltanto per quei particolari personaggi che hanno certamente lasciato nel cuore di tutti i rusciari un significativo segno di appartenenza e di partecipazione, come certamente è stata Gina Agabiti.
Poco conosco della sua infanzia, difficile e resa ancor più difficile dalla precoce morte dei suoi genitori e dalla responsabilità verso i suoi fratelli e sorella più piccoli; per loro unico punto di riferimento e di sostegno, madre prima di esserlo veramente.
La Gina che invece ho conosciuto è la donna che ha saputo affrontare le difficoltà della vita, come la malattia e la morte del marito Renato con grande dignità e serenità, sempre innamorata di Ruscio e pronta a sostenere ogni iniziativa che lo valorizzasse; ha trasmesso questo amore ai suoi figli con la semplicità di chi ha grandi valori da trasmettere: l’amore per la famiglia, per i figli, per i parenti, per gli amici, per il Paese.
“Non ti preoccupare, Renato, per le difficoltà che puoi incontrare nel portare avanti l’iniziativa per l’asilo. E’ una cosa buona e va fatta e vedrai che la Madonna Addolorata ci aiuterà sempre.”.
Queste parole piene di serena fiducia nella Provvidenza, dette a Ruscio in un giorno non molto lontano, da Lei che certamente aveva dovuto superare tante difficoltà nel corso della sua esistenza prima di raggiungere la serenità di una vita circondata dall’affetto dei suoi figli e nipoti, mi hanno profondamente colpito e mi sono tornate alla mente durante la bellissima e commovente predica che Don Gino ha fatto nella messa per il suo funerale.
Grazie Gina per l’insegnamento che hai dato con la tua vita, non solo alla tua famiglia e ai tuoi figli ma anche a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti.