Quando si vive all’estero è normale che si cerchi sempre di ritrovarsi tra connazionali cercando di scoprire con i nuovi amici qualsiasi elemento in comune. Ritrovare italiani in terra straniera, specie quando la stessa comunità italiana è esigua, crea comunque un momento di felicità, di comunione con qualcuno con cui confrontarsi, che può capire magari meglio le difficoltà o gli aspetti positivi della nuova esperienza di vita in un nuovo Paese. Momenti che sono sempre velati da una nota di nostalgia per la Patria oramai lasciata.
E così in questa logica abbiamo conosciuto Giorgio ed Eva, quasi romani perché venivano da Colonna, ridente cittadina dei Castelli Romani. Tra una chiacchiera e l’altra (famiglia, lavoro, figli, cosa fai, cosa ti aspetti etc) vai anche a parlare di vacanze, dove sei stato, cosa hai visto e quant’altro.
(Archivio Marco Ventura, fine anni 70)
E tra una chiacchiera e l’altra scopri che un’estate di qualche anno fa erano venuti per qualche giorno in un paese vicino Leonessa dove trascorrevano le vacanze estive alcuni amici che abitano vicino Colonna e che durante quella visita si erano recati in un paesino vicino Leonessa – ma in Umbria – dove i figli avevano partecipato ad alcuni giochi organizzati da alcuni ragazzi della locale Pro Loco.
Ebbene, a tremila kilometri di distanza da Ruscio, vicino al Circolo Polare Artico troviamo Giorgio ed Eva che sono amici di Gianfranco Ventura di Adele (di Palazzo Peroni), i cui figli in un giorno di agosto di qualche anno fa hanno partecipato alle Rusciadi e che hanno anche preso parte all’edizione romana degli stessi giochi svoltasi alla Stadio dei Marmi.
Un tempo si diceva che Ruscio era l’ombelico del mondo!! … fosse vero!!