In occasione delle nozze d’argento di Catia e Isidoro. celebrate il 18 giugno di quest’anno, da Don Franco Forconi. nella minuscola ma bellissima chiesetta del1′ Archetto, al centro della vecchia Roma, tra piazza SS. Apostoli e la Galleria Sciarra, dove gli sposi, come 2S anni fa, sono arrivati su una classica botticella romana (parente cittadina della nostra barrozza!), abbiamo l’i scoperto i tanti legami tra Ruscio e la Primaria Associazione Cattolica Promotrice di Buone Opere che lì ha sede.
Infatti il presidente onorario della Pro–Ruscio Mario Lotti ne è un assiduo frequentatore e vi si reca ogni mese a recitare il rosario serale, mentre io figlio di rusciano sono attuale vicepresidente dell ‘associazione di cui già lo fu Mario Peroni e la cara Lucia, benché sia la veterana dei Peroni di Ruscio, ne è infaticabile animatrice.
Diversi sono i rusciani iscritti all’associazione.
Iniziarono i fratelli Lucia, Luigi, Italo ed io che entrammo per caso in quella Cappella alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale nel maggio del 1939. Dopo la guerra invitammo gli altri rusciani di Roma, in occasione della solenne incoronazione dell’immagine della vergine e iniziò così quasi un tacito gemellaggio tra il sodalizio romano e la comunità di Ruscio. Per primi Mario e Biagio Peroni, Mariano Vannozzi, Pietropaolo Vannozzi, Mario Lotti, Virginia Peroni, Simone Angelini, Emilia Peroni, Guerino Perelli, Angelo Dolci, Gaetano Belli, Raffaele Salamandra e molti altri diventarono assidui frequentatori insieme alle proprie famiglie.
Il legame Ruscio–Archetto si consolidò nel tempo e come non ricordare la festa che i soci dell’ Archetto fecero in onore dell ‘indimenticabile Don Sestilio in occasione del suo Venticinquesimo di sacerdozio. Dopo la messa celebrata dal parroco di Ruscio nel Santuario romano tutti insieme festeggiammo l’avvenimento al ristorante ‘Tre scalini" di piazza Navona.
Per diversi anni, i soci dell’Archetto vennero a Ruscio per la festa. Riportiamo una foto, scattata in quelle occasioni, in cui si può riconoscere l’allora Presidente, il compianto Lamberto De Camillis giornalista direttore della cronaca di Roma sul giornale cattolico "Il Quotidiano" che contribuì fattivamente alla costituzione della parrocchia di Ruscio.
Come non vedere un significato che trascende dalle semplici visite di cortesia!
Nelle due chiese, la Madonna viene onorata sotto una duplice veste: "Addolorata" e "Fonte di letizia". Sono due titoli apparentemente contraddittori, ma. ali ‘attento esame di un credente, essi manifestano una univocità di espressione. Maria Santissima soffre ai piedi della Croce e la sua sofferenza diviene la fonte della nostra gioia: il dolore della madre genera la letizia per i figli.
Sarebbe bene perciò far rifiorire questa tradizione di comunione tra Archetto e Ruscio e questo non solo in un senso, cioè che i soci dell’ Archetto tornino a Ruscio, ma anche che gli amici di Ruscio, soprattutto i residenti a Roma, si ritrovino insieme al Santuario del!’ Archetto in particolari circostanze che potrebbero scaturire da comuni accordi tra i dirigenti della Pro–Ruscio e dell’Archetto.
Invitiamo pertanto i "ruciari" a visitare la cappella in via di San Marcello, aperta tutte le sere alle sette per il rosario e la domenica per la Messa. La chiesa è un gioiello deJrarchitettura romana dell’800, opera di Virginio Vespignani e affrescata da Costantino Brumidi autore fra l’altro degli affreschi nel Campidoglio di Washington e merita comunque una visita!
Renato Peroni (senior)