Ruscio e Trivio: paesi cardioprotetti

By proruscio

 

 

 

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AREE INTERNE CARDIOPROTETTE

Promuovere la diffusione della cultura del primo soccorso e della defibrillazione precoce tra la popolazione.

A Trivio e Ruscio, frazioni interne al comune più interno dell’Area Interna Valnerina, nasce l’idea e poi l’installazione di due defibrillatori.

I fondi che ne hanno permesso l’acquisto arrivano dalla “Artefakt Wilstedt”, comunità tedesca di tante famiglie che hanno raccolto una somma pari a 5000 euro, con i quali è stato acquisito anche un gruppo elettrogeno. La donazione è nata dalla solidarietà e dalla vicinanza che gli abitanti di una regione tedesca hanno mostrato verso le nostre popolazioni in occasione degli ultimi eventi sismici. Le pro-loco di Trivio e Ruscio hanno insieme convenuto di acquistare due dispositivi di enorme importanza al fine di rendere gli abitanti di questi piccoli paesi di montagna protetti verso quei gravi eventi morbosi definiti “tempo dipendenti”.

L’iniziativa si carica di valore alla luce della peculiare posizione geografica in cui si collocano i villaggi in questione, rispetto ai punti di Primo Soccorso di Cascia e Norcia ed ai Pronto Soccorso di Spoleto e Foligno, dai quali distano troppi chilometri e troppi minuti preziosi. L’esistenza di un solo mezzo di soccorso 118 a Cascia e di un altro a Norcia, insieme alla vitale necessità di intervenire in caso di arresto cardiocircolatorio entro pochissimi minuti per garantire la sopravvivenza del malcapitato, rendono il progetto dei defibrillatori assolutamente necessario.

 

 

Lo strumento presto in dotazione alla Pro Trivio e alla Pro Ruscio 

 

I dati scientifici affermano che esistono evidenze chiare e coerenti in grado di sostenere che la sopravvivenza aumenta quando, in attesa dell’arrivo dei soccorritori professionisti, viene rapidamente eseguita una rianimazione cardiopolmonare insieme all’uso del defibrillatore; vi è infatti correlazione diretta tra tempestività di intervento con uso del defibrillatore e percentuale di sopravvivenza; il fattore tempo è determinante, poiché ogni minuto che passa diminuiscono del 10% le possibilità di salvare chi viene colpito da arresto cardiaco.

Gli apparecchi verranno inseriti all’interno di apposite colonnine posizionate nei pressi delle sedi pro-loco, fruibili da tutti in caso di bisogno. Nella stessa sede verranno indicati i nominativi e i relativi contatti telefonici di coloro che verranno formati alle tecniche di primo soccorso durante una giornata pensata per quei cittadini che si mostreranno animati dal giusto dovere civico. Ad una prima giornata di formazione ne seguiranno altre nei prossimi mesi, al fine di formare il numero più elevato possibile di persone.

E’ essenziale strutturare il territorio in modo tale da poter gestire con tempestività e competenza alcune tipologie di emergenza, con la collaborazione di tutti. Rendere i nostri paesi cardioprotetti significa renderli più sicuri sia per chi da sempre ci vive e vuole continuare a farlo, ed anche per chi desidera viverli come turista. Tale progetto va ad integrare il complesso dei servizi sanitari che garantiscono sul territorio l’assistenza del medico di base, il servizio di continuità assistenziale (notturna e festiva), il vicino punto di Primo Soccorso di Cascia, ed anche il nuovo piano anticipato dall’Assessore Barberini che prevede la costituzione in Valnerina di un servizio di elisoccorso. Inoltre la dotazione strumentale, oltre ad essere affidabile e ben testata, verrà corredata da efficienti servizi di manutenzione, comunicazione ed informazione da e verso la cittadinanza.

Tutto ciò rappresenta un esempio di come è possibile ridurre le distanze verso quei servizi la cui presenza può essere strategicamente studiata sul territorio, disincentivando lo spopolamento dell’area e agevolando le presenze esterne. All’interno della pianificazione strategica prevista dalla legislazione nazionale per le Aree Interne, come la Valnerina, riteniamo che creare una rete di Comuni cardioprotetti, dotati quindi di appositi apparecchi defibrillatori e personale formato all’uso, sia di vitale importanza per la crescita di aree svantaggiate anche rispetto agli interventi sanitari che prevedono necessariamente di agire in emergenza ed in un lasso temporale molto ristretto.

Aumentare i livelli di tutela della popolazione e della sua salute è un obiettivo per il quale le istituzioni devono adoperarsi, in sinergia con il cittadino che deve diventare protagonista attivo della crescita del suo territorio. Le istituzioni sono primariamente responsabili della salute dei residenti e di chi si avvicina con interesse ai territori della bassa ed alta Valnerina, da Castelluccio, a Gavelli fino ad Arrone, per cui si rende urgente adottare le giuste prassi ed i giusti provvedimenti che possano prevenire e gestire gli aventi che mettono in pericolo i singoli e la collettività, lavorando più largamente per un benessere sociale diffuso. 

Federica Agabiti

 

 


 

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Ruscio, 3 febbraio 2017 

 

L’Associazione Pro Ruscio ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questa operazione e la Associazione consorella Pro loco del Trivio che ha voluto coinvolgerci, fin dall’inizio, in questo progetto che servira’ a aumentare la sicurezza dei nostri paesi.

Appena pochi mesi fa, nel corso dell’Assemblea dei Soci del 5 agosto 2017, Federica Agabiti illustrava la possibilita’ di entrare in relazione con la Comunita’ “Artefakt Wilstedt” coinvolta dall’amico Alessandro Angelini.

E tutto si e’ velocemente concretizzato grazie l’impegno di coordinamento del Presidente della Associazione Pro Trivio Ilario Moretti, che ha curato gli aspetti economici ed organizzativi dell’iniziativa che, tra l’altro, prevedera’ la formazione di 12 operatori locali all’utilizzo dei dispositivi per la defibrillazione che ci sono stati donati.

Un ringraziamento particolare alla comunita’   “Artefakt Wilstedt”, che ha voluto concretizzare con questa donazione quel senso di solidarieta’ e coesione che ci deve far sentire veri cittadini europei: senza il loro generoso e fattivo contributo tutto cio’ non si sarebbe potuto realizzare.

Grazie

 

Il Presidente

Vittorio Ottaviani