«Ci sorritono le labra insieme al cuore, scherzo di gioventù giorno di amore.»
…ovvero lettere d’amore, passioni e sentimenti, tenerezze e messaggi poetici: tutto sotto il cielo di Ruscio… e non solo.
«IN QUELL’ISTANTE CESSO’ IL TUO RESPIRO ED IO SENZA DI TE PIANGO E SOSPIRO»
di Valeria Reali
Ancora una volta in questa sezione attingiamo all’opera del nostro poeta Nicola Marchetti che, con la sua mania di scrivere e tentare rime in tutti gli spazi bianchi e ritagli di carta a disposizione, ha saputo sempre regalarci immagini semplici ed argute.
E con semplicità è riuscito a raccontarci anche la perdita della sua dolce Paolina.
Nei versi che seguono come brevi istantanee ci narra di un amore che va oltre la morte (mancavano solo tre giorni al sessantesimo anniversario di matrimonio), quando neanche i ricordi di una vita insieme consolano, anzi accrescono lo strazio della separazione pur continuando a sentire l’influenza della presenza amata.
L’idea di non poter fare a meno dell’altra e la paura della separazione…
un tale senso di vuoto e di dolore che l’accompagnerà anche negli anni a venire…
A un anno dalla morte, in un altro dei suoi ‘pizzini’, così scrive:
«Ricordo adesso il tempo mio passato
Quando che inpetto mi cantava il cuore
Ora quel tempo bello è tramontato
Non c’è più forza non c’è più vigore
Che mi sentivo sempre innamorato
Ogni minuto avrè fatto l’amore
Adesso mi rattrista la mattina
Perché vicino non ciò più Paolina»
ottobre 1991
Nicola
5/10/1930 – 1990
NOZZE E MORTE
di MARCHETTI NICOLA E VANNOZZI PAOLA
Sessant’anni di vita coniugale
piena di amore e pure di sospiri;
spesso la ruota ci ha girato male
perché all’indietro rifaccio li giri,
ma accompagnati da speranza e fede
eccoci uniti come ci vedete.
Mancavano tre giorni a compir l’anni
ma il due d’ottobre di martedì sera
tu piena di dolori, mali e affanni
il tuo cuore lo fermò la sfera;
in quell’istante cessò il tuo respiro
ed io senza di te piango e sospiro.
Guardo per casa e do’ lo sguardo giro
ci rivedo ogni cosa tua caruccia,
le lacrime dagli occhi le ritiro
per baciar alla foto la boccuccia;
tu che vivesti tra donne onorate
in cielo sii con l’anime beate.
Dammi la forza, amore mio, e coraggio
ch’io possa pensare a te mattina e sera,
pregare sempre Dio col mio linguaggio
che sia l’anima mia con te sincera
per dire quanto m’hai voluto bene
così il mio cuore non avrà più pene
Marchetti Nicola
dopo 1 mese – 2 novembre 1990
Ti vedo sempre amore mio adorato
Nella cassa di legno siggillata
Dentro un loculo di cemento armato
Vicino all’altri morti riposata
E sogno di vedere il tuo bel viso
Nella pace gloriosa in Paradiso