Ruscio in pillole

By proruscio

TRE VOLTE …. .SI’
Dopo cinquant’anni di vita coniugale Bruna ed Angelo hanno voluto consolidare questa loro unione con una con una cerimonia officiata da Don Angelo, che ha visto la partecipazione di parenti ed amici che hanno voluto così ribadire il loro affetto e simpatia a questa coppia.
La Redazione della Barrozza unitamente a tutti i soci della Pro Ruscio (di cui del resto è anche Vicepresidente) augura alla simpatica coppia giorni felici e tanta, tanta salute.
A proposito ………
Compa, ndò vai tuttu acchittato? So rivinutu proprio mò da lu viaggiu de nozze d’argento. E demme un bò, n’do l’hai portata in viaggiu la sposa? L’ho portata in Africa Freghete, compà, a llora quanno fai quelle d’oro, n’do la porti? Beh, compà, la vado arepijà!    O.P

….ed a proposito di matrimoni, quelli che vedete nella foto sono i genitori di Angelo, Vittorio PERONI (classe 1901) e Filomena VANNOZZl (classe 1905) fotografati il giorno del loro matrimonio celebrato nel 1925.
In merito ci fa piacere ricordare che il buon Vittorio, come dipendente dell’allora Ministero della Guerra di Via XX Settembre, si adoperò in prima persona per reperire e trasportare a Ruscio il mortaio che oggi è posto simbolicamente ai piedi del monumento ai caduti.
Chiedendo ad un  Capo Divisione dove potesse trovare un pezzo bellico, ovviamente in disuso, gli fu indicato un magazzino che si trovava nella caserma della Batteria Nomentana. Ma Vittorio, come racconta Angelo, sulla base delle indicazioni ricevute, prelevò e trasportò a Ruscio un mortaio vero e proprio, perfettamente funzionante. La cosa non passò completamente inosservata ed il nostro ardito ebbe anche qualche piccolo problema per "sottrazione di materiale bellico".
Alla fine il tutto si risolse nel migliore dei modi quando fu appurata la totale buona fede e la finalità certo non bellicosa del gesto (a proposito si rammenta che il mortaio è attualmente privo di qualsiasi congegno interno e, pertanto, è assolutamente innocuo).  V.P.P.

A PIETRO!
Quando sulla "Barrozza" si descrive la figura di un paesano è per metterne in risalto le peculiarità del carattere, gli atteggiamenti nella vita quotidiana, il suo ruolo nell’attività lavorativa, il suo attaccamento alle tradizioni paesane, la sua partecipazione agli eventi del paese, fatti questi che lo caratterizzano come "personaggio" di Ruscio.
A giusto titolo quindi oggi possiamo parlare di Pietro Cicchetti, l’autista del Papa, quale "personaggio" di Ruscio.
La sua giovane età (è nato il 19/07/1951) viene abilmente nascosta dal suo aspetto fisico, dal suo portamento serioso e riservato, come si evince dalla foto che pubblichiamo, e come certamente si addice a chi svolge un ruolo importante e delicato anche per la sicurezza e la tutela della vita del Pontefice, compito al quale è stato promosso dal 01/07/2001 al termine di una carriera iniziata circa venti anni fa.
Tale suo lavoro non gli hanno impedito di mantenere stretti legami con Ruscio anzi, in alcune circostanze, quali le visite pontificie da lui organizzate, hanno visto la partecipazione di tanti paesani e sono state occasioni di incontro e di preghiera molto significative.
D’altra parte, l’aver sposato una rusciara, l’aver costruito una bella villa a Ruscio, l’aver educato le proprie figlie all’amore per il paese, al punto che la secondogenita è andata sposa ad un giovane paesano, la cui cerimonia di nozze si è svolta nella Chiesa della Madonna Addolorata di Ruscio, sono prove inconfutabili del grande “amore” di Pietro per il nostro paese.
Come dimenticare poi le grandiose ed insuperabili feste da lui organizzate in onore della Madonna Addolorata di Ruscio!
Grazie, Pietro, un grazie di vero cuore per quanto hai fatto, augurandoti, soprattutto in questi momenti così difficili e pericolosi, di avere sempre maggiori soddisfazioni dal tuo lavoro invitandoti nel contempo a riservare qualche ora da trascorrere serenamente con i tuoi amici rusciari, magari ad organizzare qualche manifestazione per rendere sempre più grande il nome di Ruscio.   Renato Peroni.

CHIESA ILLUMINATA
Finalmente è stata illuminata la facciata della Chiesa della Madonna Addolorata! Dopo tanti appelli, bisognava attendere che un nostro socio nonché prezioso consigliere venisse da Casoria per allestire un faro che facesse luce in un punto vitale del nostro paese.
Non occorre fare il nome perché tutti hanno capito che ci riferiamo a Pietro Polisano, coadiuvato sempre dal generoso e disponibile Gianni Boncompagni cui va tutta la nostra riconoscenza e simpatia.
Resta comunque nel buio più completo via di Don Sestilio, quella che per capirci va dal Piazzale della chiesa al Campetto. per la cu soluzione giriamo la richiesta alle competenti autorità comunali.
Basterebbe un altro braccio rivolto verso la via oscura in coppia con quello esistente. Sarebbe, inoltre, opportuno prevedere di installare uno specchio parabolico all’altezza del lavatoio dove le auto e le bici provenienti da Ruscio di sotto e dalla Tazzaretta hanno una visuale assai ridotta.
Nella precedente edizione non abbiamo fatto in tempo ad annunciare l’apertura del bar e mini market nei locali dell’ex Biga, rilevatosi molto utile per gli acquisti durante il soggiorno estivo. Alla giovane e volenterosa coppia va il nostro augurio di buon lavoro anche per il periodo invernale.
Da ultimo non possiamo sottacere l’impegno profuso da Nena Cicchetti a sostegno delle manifestazioni religiose, mentre uno scoppiettante applauso va ad Alvaro, che a sorpresa ha illuminato con i suoi fuochi pirotecnici il cielo di Ruscio nella notte della festa patronale.      O.P.

GRAZIE A TUTTI!!
Il Comitato direttivo della Pro Loco ringrazia di cuore tutte le persone che volontariamente hanno dato il proprio contributo per la realizzazione delle attività estive che hanno animato le nostre giornate e per tutte quelle iniziative tendenti a rendere più bello il nostro paese.
Un particolare ringraziamento a Settimio VANNOZZI per la targa in legno che abbellisce il Parco del Como, a Remo MORETTI per la nuova di sistemazione della fontanella al parco giochi del Campetto e Vittorio OTTAVIANI per la fontanella stessa, a Paola e Roberta per aver cucinato il Farro della cena sociale, a Gianni MARCHEGIANI e Santino SALAMADRA per aver installato la panchina in sassi al Parco del Corno, ad Attilio ALLEGRETTI per aver tolto tutti i materiali edili dal parco stesso, ad Armando per i cornetti offerti per rutti i tornei di carte, a Gianni e Pietro per la grande disponibilità che sempre dimostrano.