Per l’istituzione di un Archivio della Memoria di Ruscio
Il tempo inesorabile trascorre, portando via con se’, inevitabilmente, ricordi,testimonianze, documenti, cimeli.
L’essenza stessa di un luogo, dei suoi abitanti. Compito della nostra Associazione, che in qualita’ pro loco, ahinoi, spesso viene relegata al solo ruolo di organizzatrice di eventi ricreativi (per carita’, ben venga anche il tempo di divertirsi insieme), e’ anche quello di mantenere viva la memoria di quanti ci hanno preceduto a Ruscio.
Con “La Barrozza”, stimolando i ricordi – e in questo quanta parte ha avuto il fondatore Osvaldo Perelli – e i Quaderni di Ruscio, l’obiettivo di raccogliere tradizioni e storie locali e’ stato sostanzialmente raggiunto.
Desideriamo fare un salto di qualita’, del resto le sfide…. ci piacciono. Desideriamo creare un “Archivio della Memoria di Ruscio” (e dintorni) raccogliendo da tutti voi, in copia o in originale, testi, lettere, fotografie, cartoline, poesie, quaderni e diari, che siano legati a Ruscio (e dintorni, appunto) e Rusciari.
Traslochi, pulizie “radicali” di cassetti e librerie, portano spesso a gettare piccole ma importanti testimonianze della vita rusciana.
Vi invitiamo a farci avere questo materiale (anche in copia) che, spesso ingombrante nelle nostre case, potra’ trovare un posto sicuro per la sua conservazione e essere tramandato alle future generazioni che, del Ruscio che fu, conoscono sempre di meno. Un primo esempio di contribuzione all’Archivio e’ stato fatto da Don Isidoro Taschin che ci ha gentilmente donato le fotografie dei campi scout tenuti nelle nostre montagne.
Non dimentichiamo, poi, il tema dei “cimeli”, testimonianze della vita quotidiana a Ruscio, donate alla Associazione ed esposte nella Sede e nell’Asilo di Ruscio: l’incigliatore (dono di Maria Marcheggiani), un tratto di filo spinato del Campo di Prigionia (dono di Fabio ed Enzo Agabiti), l’elmetto della Prima Guerra Mondiale (dono di Stefano Vannozzi), un tratto di rotaia delle miniere di lignite (dono di Arnaldo Agabiti), un residuato del bombardamento di Ruscio del 1942 (dono di Roberto Arrigoni). Oltre poi a donazioni inerenti testi e libri che trattano argomenti di stretto interesse “rusciaro”.
L’ archivio potra’ essere liberamente consultato e un giorno risultera’, certamente, essere stato utile [conservare per ] ricordare….
Queste furono le parole che Virgilio, fa pronunciare ad Enea per rincuorare i suoi compagni nelle avversita’ del viaggio: giovera’ un giorno ricordare… meminisse iuvabit (Aen.I,203)
E allora non ci resta che “scartabellare” nei nostri cassetti e contribuire (ripetiamo, in originale o copia) all’archivio della Memoria di Ruscio.