Dopo la realizzazione delle oramai collaudatissime Rusciadi che sempre più si stanno imponendo come un grande pomeriggio di festa per piccoli, genitori, nonni, zii ed affini, dobbiamo necessariamente menzionare le gare svoltesi al Campetto sotto la supervisione di Francesco Adinolfi.
Torneo di pallavolo: una squadra
Nel corso della festa si sono realizzati tanti giochi diversi tra loro. Il calcio (juniores, seniores, maschile e femminile), la pallavolo, la corsa, la staffetta, il nuovissimo gioco dell’orientamento, fino ad arrivare all’immensa partita di pallavolo giocata da circa cento giocatori divisi tra maschi e femmine. Tra urli, incitamenti e cori di supporters scatenati la giornata si è conclusa con la vittoria del cosiddetto “sesso debole”.
La maxi partita di pallavolo
In questo frangente ci piace soprattutto sottolineare la partecipazione delle squadre di Monteleone e del Trivio, capitanate da Roberto Ugolini e Paolo Perleonardi, che da anni si prestano ad accompagnare i loro ragazzi alla giornata di festa.
Gli organizzatori (da sinistra: Francesco Adinolfi, Paolo Perleonardi, Roberto Ugolini)
E’ proprio in circostanze come questa che il vero spirito del Campetto torna prepotentemente a riaffermarsi. Un luogo di sana aggregazione, di gioco, per grandi e piccini, per i soci della Pro Ruscio e per tutti gli amici che vengono anche dai Paesi vicini.
Una partita…
Ci auguriamo che anche questo evento, capace di coinvolgere tutte le età, diventi una costante nelle vacanze rusciare, che riesca a raggiungere lo stesso traguardo numerico della Rusciadi e porsi come un’altra giornata di sano divertimento nel contesto vacanziero.
Un invito ai promotori perché programmino per tempo i giochi e le attività, definendo nei mesi invernali le modalità organizzative specifiche, perché la festa riesca sempre meglio, sia sempre più corale e possa riguardare tutta la comunità di Monteleone.
Per fare in modo che i bambini di oggi rivali nella staffetta possano diventare in futuro i rivali del torneo di calcio della “Valle del Corno”.