“Torna all’Asilo per un giorno”, 28 agosto 2020: cronaca di una giornata di festa

By proruscio

Il 28 agosto scorso, i lavori dell’asilo di Ruscio non erano ancora terminati, ma il desiderio di festeggiare la gioia di un progetto che volgeva quasi al termine era maturo, e pur non potendo effettuare una visita ai locali ristrutturati, mostrando con orgoglio il risultato ottenuto, abbiamo voluto condividere con tante persone un piccolo momento di ricordo e di speranza verso il futuro di un luogo simbolo del paese. 

L’idea era nata mesi prima, bisognava rendere onore all’edificio rimesso a nuovo ma soprattutto a chi lo aveva frequentato da scolaro e da insegnante, a chi aveva lavorato duro per la sua realizzazione, a partire da Don Sestilio fino a tutte le famiglie che, nonostante la povertà del tempo, donarono generosamente quello che poterono, materiali o forza lavoro. 

La ricerca di testimonianze, materiali cartacei o fotografici, registri e qualsiasi altra traccia del passato era cominciata da tempo, già da quando l’idea di rimettere in sesto l’asilo era solo nella testa sognante di pochi. Poi questo sogno ha cominciato lentamente e faticosamente a prendere forma e a concretizzarsi, anche grazie alla stessa generosità di figli e nipoti di quelle famiglie fautrici del primo progetto negli anni ‘50.

 

La platea dell’evento

 

Per l’occasione sono stati allestiti una serie di pannelli (realizzati dalla bravissima grafica Valentina Marino) che rimarranno a testimoniare questa storia riscoperta. 

Gli archivi non ci hanno purtroppo restituito i registri originali degli iscritti all’asilo. 

E allora grazie alla collaborazione dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Monteleone nella persona di Erasmo Reali, abbiamo recuperato e studiato uno per uno i nati nel territorio comunale dal 1952 al 1969, selezionando quindi solo coloro che abitavano nelle frazioni di Ruscio, Trivio, Rescia e casali limitrofi; il resto dei nominativi faceva infatti riferimento all’asilo parrocchiale già presente nel capoluogo. Il lasso temporale considerato ha consentito di abbracciare tutto il periodo di apertura dell’asilo, dal 1957, anno dell’inaugurazione, fino alla sua chiusura nel 1971.

Fondamentale, però, è stato anche l’aiuto dei paesani intervistati e invitati a ricordare e collocare i nomi del lungo elenco o delle foto di classe, è stata una ricerca corale, in certi momenti anche divertente, nonostante la pandemia in atto e la conseguente difficoltà a muoversi. I nomi e le date di nascita si sono trasformati in tante persone entusiaste di raccontarci quanto ricordavano e di fornirci informazioni sui loro compagni. E’ nato un passaparola che ha appassionato la nostra ricerca, senza purtroppo preservarla da possibili e involontarie dimenticanze, per le quali ci scusiamo e che chiediamo siano appositamente segnalate, così da completare in maniera esatta quanto abbiamo raccolto e inserito all’interno dell’Archivio della Memoria di Ruscio.

 

Prima e dopo…

 

 Gli scolari individuati sono stati un centinaio riuscendo però ad invitarne alla festa soltanto 93 perché molti  di loro ormai trasferitisi in lontane parti d’Italia, spesso tornati nei loro luoghi natii dopo che il nostro paese non dava più le stesse possibilità di lavoro di un tempo, soprattutto legate all’attività estrattiva della Miniera o  alla mezzadria agricola. 

Vogliano scusarci, quindi, i lettori e i piccoli scolari se abbiamo dimenticato qualcuno: Agabiti Angelo, Carassai Remo, Carassai Rita, Cicchetti Antonia, Compagnucci Clelia, Marchetti Pina, Reali Brigida, Silvana Santalucia, Vannozzi Angelo, Bernabei Desideria, Reali Rosa Rita, Ceci Angelo, Cicchetti Marianna, Cioccolini Silvio, Giovannetti Anna, Giovannetti Rita, Perelli Annunziata, Salvatori Raffaele, Zanin Maria Pia, Angelini Antonio, Moretti Geltrude, Salvatori Anna, Salvatori Nello,  Angelini Lucia, Arrigoni Stefano, Reali Vera, Gervasoni Francesca, Menegon Giovanna, Salvatori Francesco, Angelini Aniceto, Angelini Assunta, Carassai Romolo, Cicchetti Benedetto, Cicchetti Mariano, Moretti Patrizia, Moretti Rita, Perleonardi Maurizio,  Agabiti Fiorella, Agabiti Silvano, Angelini Rita, Salamandra Leonardo, Cervosi Fulvio, Dolci Pierina, Moretti Dina,  Carassai Carla, Cicchetti Angelo, Perelli Tonino, Zanin Giuseppe, Cervosi Fabio, Perleonardi Sante, Agabiti Maria, Perelli Paolo, Rosati Giulia, Salamandra Rosa Rita, Vannozzi Massimo, Bernabei Napoleone, Ceci Stefania, Cicchetti Giulio, Peroni Antonella, Reali Erasmo, Rosati Giuliana, Dolci Giuseppina, Agabiti Fabio, Cicchetti Carlo, Reali Marisa, Moretti Ilario, Arrigoni Ignazio, Moretti Antonio, Cicchetti Tullio, Reali Ennio, Reali Giancarlo, Moretti Dino, Moretti Lucia, Rosati Massimo, Salvatori Antonio, Cioccolini Nadia, Perelli Brigida, Dolci Pietro, Rosati Felice, Agabiti Enzo, Angelini Assunta, Cioccolini Pierina, Cioccolini Secondo, Dolci Antonietta, Moretti Gabriella, Rosati Stefano, Forconi Anna Rosa, Arrigoni Giuseppe, Eleuteri Giovan Battista, Reali Claudio, Reali Luciano,Salvatori Lucia, Zanin Rita, Perleonardi Rosa, Moretti Remo, Reali Mauro, Perleonardi Antonio.

Sono state inoltre rintracciate le maestre Rosa Ciampini, Maria e Laura Carmignani e Luisa Merlini; non siamo però riusciti a contattare le Suore della Santa Famiglia di Bordeaux ma confidiamo di riallacciare rapporti anche con loro e recuperare i loro ricordi e testimonianze su quel periodo.

L’appuntamento era per venerdì 28 Agosto alle ore 18.00, e moltissimi di loro erano lì, puntuali, felici di rivedersi e di raccontarsi. Il tuffo nel passato si è realizzato consegnando ad ognuno un attestato che suggellasse il momento e che fosse un ricordo da conservare a casa, facendo una foto seduti ad un vecchio banco e con la stessa lavagna meravigliosamente consunta dell’epoca. 

Un video, proiettato sulla parete dello stesso Asilo, ha permesso ai presenti di tornare con la mente agli anni passati. Le foto che si alternavano hanno mostrato vecchi scatti in bianco e nero dei bambini sulle scale dell’asilo, del degrado della struttura dopo la sua chiusura. E poi le cooperative, continuando con una sequenza di immagini che cronologicamente hanno mostrato i lavori fatti che hanno portato l’Asilo alla condizione attuale. L’ultima parte del video è stata dedicata alle vecchie foto dell’Asilo, nelle varie angolazioni, confrontate con foto attuali fatte nelle stesse angolazioni di quelle più vecchie. Il tutto condito con sottofondo di musica. Anche in questo caso la ricerca delle fotografie era cominciata da tempo.

Abbiamo voluto ricordare con un attestato anche gli scolari che ormai non ci sono più perché comunque fortemente ‘presenti’ nella nostra Comunità.

Per i rusciari la parola “Asilo” è assolutamente ricorrente nel linguaggio quotidiano, la usiamo come luogo d’appuntamento, come il Nord della bussola rusciara, come punto di ritrovo e di incontro. E’ una parola che nel corso degli anni e delle generazioni non ha perso significato, si è piuttosto caricata di sempre maggior valore affettivo, storico e di memoria. 

 

Chi si riconosce??

 

La nascita di un simile punto di riferimento è datata in un periodo di estrema difficoltà economica per una piccola realtà paesana come la nostra, quando la maggior parte della popolazione versava in condizioni di indigenza e l’attenzione verso i bambini era minima, o, per meglio dire, essenziale; la vita contadina e la ricerca quotidiana del pane per vivere accomunavano tutte le famiglie, alle prese con tanti figli e con pochi mezzi economici e poco tempo da investire sulla loro formazione.   

Pina Marchetti e il suo attestato!

 

Per questi motivi la costruzione dell’asilo non era solo la realizzazione di un edificio in sassi e malta, ma di un progetto ben più ampio, di crescita civile e morale, alla quale Don Sestilio credeva in particolar maniera, mostrando attenzione e vicinanza verso l’infanzia, e anticipando la sensibilità dei moderni sistemi di welfare: non vi si faceva solo scuola per i piccoli, ma lì, tutti insieme, si mangiava, il pomeriggio ci si ritrovava per i compiti, per il catechismo, per il corso di ricamo tenuto dalle suore.

E’ grazie a lui, Don Sestilio, e a tutti coloro che hanno seguito la via segnata da questo lungimirante Parroco, dagli anni ’50 fino ai giorni nostri, che l’Asilo continuerà a far parte della nostra storia e di quella dei nostri figli, affermandosi ancora come un “Tetto per la Comunità” dove poter custodire gelosamente il passato e costruire il futuro. 

Mai come adesso abbiamo bisogno di punti di riferimento da cui ripartire.

PER SFOGLIARE L’ALBUM FOTOGRAFICO DELL’EVENTO CLICCA QUI (troverai anche i pannelli della mostra con la storia dell’Asilo)