Dopo quattro anni di lontananza sono tornato nella mia casa di Ruscio. Ho ritrovato tutte le mie cose in ordine. Anche le piante del giardino, messe a dimora più di quindici anni orsono, sono cresciute ampliando abbondantemente le loro fronde. Le mie betulle sono oramai svettanti. Sono state il segno premonitore di un legame che mi avrebbe unito con il paese nordico che è il loro regno, la Finlandia.
Tra le altre anche una piccola pianta che ha stentato a lungo nel prendere dimora è cresciuta. Si tratta di un faggio che mi fu regalato in un giorno d’estate di tanti anni fa da Carlo Belleggia. Era un piccolo ramoscello. Ora la sua fronda larga crea una piacevole ombra sul prato.
Una pianta che cresce, la sua vita, il ricordo di una persona cara che non è più tra noi.