Un ricordo di Bruna

By proruscio

Tempo fa in una calda serata d’estate passeggiavo per Ruscio in compagnia di Artur andando a prendere il consueto gelato da Giggetto.

Artur era tornato a Ruscio dopo diversi anni e da bambino era diventato un ragazzone, tanto che  in pochi lo avevano riconosciuto. Giunti davanti casa di Bruna e Pietro nella penombra sentimmo una voce forte e chiara che diceva “quello è Artur”.

Un’ombra scese dalle scalette e di corsa abbracciò con tanto affetto Artur. Era Bruna che con l’affetto di una mamma aveva riconosciuto il bambino di un tempo, ormai completamente trasformato. Fu un gesto spontaneo, impulsivo, una sincera manifestazione di affetto che mi è rimasta impressa nella mente.

Vorrei dire ai familiari di Bruna e a quanti la piangono che tutto può passare, ma l’affetto dato e ricevuto rimane per sempre, così come il gesto semplice e di quella sera.
 
Marco Ventura