Un ricordo per Mastro Alessio

By proruscio

Da un po’ di tempo ho l’abitudine di prolungare le mie ferie estive rimanendo nella casa paterna a Ruscio fino a quando le foglie degli alberi diventano gialle e tutt’intorno i monti si colorano d’oro e d’arancio, preannunciando l’arrivo dell’autunno.

 

Alessio e la sua tromba durante il servizio militare  

Mi trovavo a Ruscio insieme a tanti paesani e villeggianti quando ho sentito la scossa che ha distrutto Amatrice: non sono andata via ma sono rimasta nonostante che la terra continuasse a tremare, sentendomi più sicura in quella casa tanto amata dalla mia famiglia.

Tante scosse ho sentito, alcune anche violente, eppure la casa che nel 1965 "mastro Alessio" ricostruì sulle fondamenta della vecchia casa di nonna Maria ha resistito e non presenta nessun problema!

Alessio ci ha lasciato quest’estate, proprio quando trascorrevo gli ultimi giorni delle vacanze rusciare: oggi ricordandolo con queste poche righe, mi sento in dovere di ringraziarlo per quella casa che costruì mio padre Simone più di 50 anni fa e che ancora resiste ben salda ancorata al terreno.

Nel tempo sono cambiati i muratori, si sono avvicendate le imprese edilizie, le tecniche ed il design si è evoluto e tante nuove costruzioni – che portano la firma di altri capi mastri – hanno cambiato il volto del nostro paese. Fortunatamente tutte le case nuove sono rimaste tutte in piedi insieme a quelle di "mastro Alessio" costruite tanto tempo fa e resistono al tempo, agli eventi naturali forse perché costruite bene, con scrupolo, con impegno ed onestà.

 

Alessio e la moglie    

Ho salutato Alessio per l’ultima volta questa estate, il "mastro costruttore" di quella casa ancora oggi così cara, così carica di ricordi e memorie, dove ho passato e confido di passare tanti altri momenti di pace e serenità con la mia famiglia.
Mariolina