Una giornata a Ruscio, coccolati dai valori solidali della comunità

By proruscio

Una Panchina Rossa, un incontro con la cittadinanza, le testimonianze di solidarietà e quelle a scopo benefico, sono espresse nell’ambito di iniziative create e orientate verso gli altri.

La comunità rusciana che, per la comunione d’intenti e la volontà realizzativa, si presta ad esempio positivo e propositivo di cosa vuol dire la sensibilità collettiva e associativa per una socialità con dei temi espressi e realizzati attraverso l’atteggiamento del fare.

  

 La nostra Panchina Rossa! 

 

Tante persone appartenenti alla comunità di Ruscio, frazione del comune più alto dell’Umbria, quello di Monteleone di Spoleto, si sono riversate all’interno dell’iniziativa e messe a disposizione per favorire la comunicazione educativa ed insita nella realizzazione e celebrazione della Panchina Rossa, che è stata recentemente inaugurata a simbolo del rispetto verso le donne e ovviamente contro le violenze di genere… e allora nasce intorno a questo simbolo, la voglia di essere utili, di farne parte, di sentirsi coinvolti e apprezzati, dove l’attenzione per il prossimo e per coloro che vengono definiti “fragili”, rende le persone che ne sono spinte a parteciparvi, a sentirsi meglio e dare un senso collettivo alla propria attività e contributo individuale.

C’è chi ha realizzato la Panchina, chi il sostegno ad arco per le rose, chi ha interpretato personaggi del teatro dialettale, chi ha recitato versi poetici, chi ha portato testimonianza, chi ha immortalato con gli scatti fotografici i momenti significativi dell’evento, chi ha realizzato un servizio tv, chi ha suonato musica, chi ha compiuto manicaretti culinari, chi ha realizzato le rose all’uncinetto, chi ha ideato, progettato, partecipato e organizzato tutto ciò…

 

 

 Il gruppo delle "uncinettine"

L’istituzione della Panchina Rossa di Ruscio è stata anche l’occasione per dare voce all’Associazione Vivo a Colori, finalizzata alla prevenzione del tumore al seno e alla vicinanza per quelle donne che sono state colpite da questa patologia. Ha portato la sua personale attestazione Claudia Maggiurana, testimonial e presidente dell’Associazione Vivo a Colori, raccontando ai tanti rusciani presenti alla conviviale, il proprio vissuto rispetto alla personale esperienza avuta con il suo tumore al seno, a partire dalla scoperta della malattia, all’operazione chirurgica, al post operatorio, alle cure e come ha affrontato le insicurezze e gli stati psicologici dovuti al decorso tumorale. Claudia ha fatto il suo racconto con il cuore in mano, ha aperto se stessa verso chi l’ascoltava nella semplice e spontanea veridicità della narrazione e ha fatto partecipe l’auditorio delle sue emozioni e stati d’animo, che si sono rivelati mutevoli e profondi, secondo quando avvenuti durante il decorso della sua malattia che, per fortuna e per bravura dei medici del nosocomio perugino, è evoluta in un esito positivo senza mai comunque affrontare ogni giorno non senza titubanze e incertezze. Claudia nelle sue parole ha fatto breccia nei cuori degli ascoltatori che calamitati dal racconto, hanno vissuto empaticamente le sensazioni espresse dalle sue profonde parole. La presidente di Vivo a Colori ha esposto con passione il suo rapporto conflittuale con il suo tumore al seno e su come lo ha sconfitto. Ovviamente la platea è stata rapita dalla storia di vita narrata con tanta passione e realtà che ha fatto suscitare emozioni e sensazioni che un attento ascolto ha provocato in tanti animi nobili e generosi… come in quelli dei rusciani, gente tosta e altruista, gente di valore e concreta, gente bella e sensibile, gente che sa come si fa a donare amore…

Nell’occasione è stata data notizia che le mostre itineranti, quella di Vivo a Colori, dal titolo Un amore, dal Grigio al Colore e quella fotografica corredata da versi di Linguaggio Donna, denominata Donne nel Sociale, saranno ospitate nel Comune di Monteleone di Spoleto.

Un grazie affettuoso alla bella gente di Ruscio! Evviva Ruscio