Se giriamo in lungo e in largo la nostra meravigliosa (e maltrattatissima) penisola, non possiamo non notare che tutti i paesi, grandi o piccoli, orgogliosamente ospitano la propria Chiesa nella Piazza principale.
Ruscio, in questo caso, rappresentava una eccezione fino a qualche tempo fa.
Oggi, non e’ piu’ cosi’. Non dovremo piu’ stringerci ai lati della strada quando, terminata la messa domenicale, ci si sofferma a fra due chiacchiere tra paesani, in attesa del pranzo.
Grazie all’intervento della amministrazione comunale, e del sindaco Nando Durastanti, che ha raccolto le istanze della Pro Ruscio, potremo incontrarci in uno spazio accogliente ed attrezzato.
I giardini della ex scuola elementare comunale, infatti, sono stati completamente ristrutturati, realizzando una pavimentazione in ciottoli di fiume, ove troveranno posto una decina di tavoli in legno, e una zona, lastricata in pietra serena da adibirsi a pista da ballo per le serate danzanti, numerose nel corso dell’estate.
Le antiestetiche, quanto necessarie, cabine dei servizi elettrici e telefonici, a servizio di tutta la frazione, sono state abilmente nascoste da un manufatto in pietra e legno che funge anche da schermo per le proiezioni di film, mentre potremo organizzare serate conviviali utilizzando il nuovo grande barbecue, anch’esso in pietra, appena realizzato.
Il Comune ha fatto la sua parte e numerosi volontari hanno collaborato al buon esito di tale ristrutturazione; un sentito ringraziamento a Franco Reali, realizzatore dell’opera che, oltre alla sua riconosciuta professionalità’ ha profuso nel lavoro una attenzione e cura al particolare davvero unica, a Renato Cicchetti che si e’ dedicato alla semina e cura del prato e all’immancabile Santino Salamandra, indispensabile “factotum”.
Inoltre, presi dall’entusiasmo di tale nuova opera, che potremo definire unica nel suo genere a Ruscio, la Pro Ruscio ha voluto restaurare anche il Monumento ai Caduti. E’ stato realizzato un piccolo marciapiede in pietra che circonda il Monumento ed e’ stata effettuata un’opera di recupero del mortaio posto di fronte alla lapide.
Si tratta di un residuato bellico, per la precisione e’ un mortaio da 60mm, modello 1935, di fabbricazione francese, privo solo del congegno di collimazione e puntamento, portato a Ruscio, nei primi anni ‘50, da Vittorio Peroni, padre del rimpianto Angelo, che all’epoca era dipendente dell’allora Ministero della Guerra di Via XX Settembre, grazie anche alla determinate collaborazione di Vincenzo Vannozzi.
L’arma e’ stata completamente smontata, alcune parti, danneggiate dal trascorrere del tempo, sono state ricostruite e sostituite; e’ stata recuperata la vernice originale, tutti gli snodi sono stati ripristinati e opportunamente oliati. Infine, e’ stato posizionato “come da libretta” ricostruendo una sorta di postazione di tiro. Per tale attivita’ dobbiamo ringraziare, oltre al nostro Presidente Ottaviani, anche Francesco Starna e Ulisse Bernardi, amici e appassionati (ma chi non lo e’) del nostro Ruscio.
La nostra estate inizia sotto i migliori auspici, dunque: una nuova opera e’ stata consegnata a noi tutti, stara’ a noi, solo a noi, saperla utilizzare al meglio e conservarla ( e magari abbellirla) per le generazioni future.